Scardinano, costruiscono e spesso fanno sponda l’uno con l’altro, un buon esercizio di tenuta soprattutto ora. È il lavoro delle case editrici – in particolar modo quelle indipendenti – che compongono una comunità plurale di iniziative pensanti per decifrare questo presente. Secondo Ilaria Bussoni, editor di DeriveApprodi: «Niente sarà più come prima: non il mondo del lavoro, della logistica, dell’educazione, della cura e ovviamente della cultura. La fine di un mondo è certamente un trauma, un momento di grande paura, ma anche un’occasione. Quella di riscoprirsi lettori – come accade oggi con un incremento notevole delle vendite online –, di darsi il tempo per altre narrazioni, ripensare le forme della propria vita, come si vede nelle pratiche di solidarietà e di alleanza che si creano nei territori o nel gesto di un cartello rivolto a uno sconosciuto che dice: andrà tutto bene». L’editoria – prosegue Bussoni - «e il suo ambiente, fatto di narratori e lettori, librerie e distributori, ha l’occasione di ritrovarsi da un’altra parte rispetto ai fatturati, ai prodotti, alle sue crisi di lettura perenni. Dove? In un mondo che ha voglia di vivere, e che trova nei libri delle alleanze per farlo».
ORFEO PAGNANI di Exòrma ritiene che, in fondo, «le case editrici indipendenti più piccole vivono in un perenne stato precario di salute per questioni ‘ambientali, quasi sempre, e in gran parte, sconosciute al lettore (cioè al destinatario naturale del nostro lavoro)». La crisi epidemica, dice, si sta trasformando rapidamente in una crisi sistemica e profila un riassetto significativo delle attività economiche e produttive anche in ambito culturale. «Nell’emergenza – prosegue Pagnani - cerchiamo di non abbandonare i nostri lettori. Distribuiremo un e-book: Sognare la Terra – il troll nell’Antropocene di Fabrice Olivier Dubosc (prefazione di Gianluca Solla) che fornisce importanti spunti di riflessione per interpretare, affrontare e superare la crisi: un momento utile per metterlo a disposizione».
Marco Cassini (Edizioni Sur, Scuola del libro e Libreria Trastevere) vede come un segno il fatto che la legge per la promozione e il sostegno della lettura in Italia entri in vigore ieri, proprio nel pieno dell’emergenza covid19: «Si è già detto che le risorse economiche previste attualmente nella legge non sembrano sufficienti - spiega - ma si è cionondimeno brindato alla legge perché è comunque un passo avanti necessario. In questi giorni stiamo proponendo ai nostri lettori delle newsletter particolari dal nome #InCasaEditrice, in cui editor, ufficio stampa, redattori scrivono una specie di diario collettivo dalle sedi distaccate di Sur. Contemporaneamente, stiamo cercando di recuperare - almeno in maniera virtuale - il tour di Catherine Lacey, l’autrice di A me puoi dirlo».
Anche Simona Bonsignori (manifestolibri) si sofferma sulla crisi presente e rilancia: «esistiamo sui social con brani, video, piccole dirette. I prossimi appuntamenti saranno con le autrici de Lo Sciopero delle Donne e di Lavoratrici al margine, per parlare del lavoro di cura nella crisi e con Luigi Pandolfi sul suo attualissimo La Metamorfosi del denaro. È anche previsto il lancio in e-book e audiolibro dei tascabili Inbreve. Ma, a noi soprattutto, questo crash down mondiale impone di utilizzare il tempo sospeso per riconciliare la nostra produzione con un cambio di paradigma perché “forse eravamo stupidi, forse eravamo giovani ma avevamo ragione”».
Carbonio si pone domande «coinvolgendo anche i nostri autori e invitando alcuni di loro a realizzare un breve video - da postare sulla propria pagina fb - per avviare una riflessione aperta e condivisa su ciò che sta succedendo. Mirt Komel, autore del romanzo Il tocco del pianista che ha come fulcro narrativo il tatto, ci parlerà di questo senso di cui scopriamo improvvisamente tutta l’importanza in un tempo in cui toccarsi è diventato pericoloso».
È ALLORA LA PROSSIMITÀ che possono consegnarci scrittori e scrittrici in questi giorni «drammatici ma immaginifici». Lo conferma Andrea Gessner (Nottetempo): «Nelle ultime ore abbiamo dovuto interrompere il ciclo della produzione, ma negli ultimi anni nottetempo ha avviato una ricerca orientata all'ascolto di altre voci e a un ripensamento delle relazioni tra i viventi. Dalla pubblicazione di La caduta del cielo di Davi Kopenawa e Bruce Albert, non abbiamo più smesso di cercare strumenti che ci guidassero nel rivedere le forme del nostro stare al mondo. Stimolare immaginari alternativi perché serviranno, questo è ciò che di più concreto posso offrire come editore». Da qui iniziative che vedono presenti altre editrici milanesi, per esempio Marcos y Marcos che, come spiega Marco Zapparoli, coeditore insieme a Claudia Tarolo, ha dato vita a Marcos Digital: «Abbiamo Libri sonori, ebook a “prezzo antivirus”. MarcoScuole renderà inoltre disponibili, in pochi giorni, tutorial e dispense per le scuole, legati ai nostri romanzi e dedicati alla lettura ad alta voce e alla scrittura».
AGNESE MANNI ha aderito alla campagna di Bookrepubic #ioleggoacasa... gratis donando l'ebook di Non si piange sul latte macchiato, di Bruno Gambarotta. «Abbiamo reso scaricabile il pdf dell'ultimo fascicolo della rivista "l'immaginazione", la trovate sempre su Bookrepublic. Insomma, resistiamo, leggiamo e resistiamo».
Di «aggregazione della comunità» parla Ricky Cavallero (fondatore Sem, Società Editrice Milanese): «i nostri giovedì – serate culturali a ingresso libero che sono ormai diventate una consuetudine per molti milanesi appassionati di libri - da questo punto di vista costituiscono un laboratorio interessante. Adesso siamo assistendo ad un boom di eventi online, ma cosa resterà quando l’emergenza sarà finita?» Di un concorso sui social parla invece Isabella Ferretti di 66thand2nd, che vanta molti titoli di narrativa statunitense e africana; ma è preoccupata per «il perdurare di una situazione di impossibilità di vendere libri che sta creando agli editori, soprattutto piccoli e piccolissimi, un debito consistente che condurrà parecchie imprese alla morte. Mi auguro che i provvedimenti che il Governo potrà prendere tengano conto di questa pronunciata sofferenza del comparto».
PIETRO BIANCARDI (Iperborea) sottolinea il navigare a vista del momento valido per tutti. «Per fortuna ci occupiamo principalmente di letteratura – afferma - oggi più che mai i lettori hanno bisogno di rifugiarsi nei mondi creati dagli scrittori. Tutte le visite degli autori e gli incontri pianificati dei prossimi mesi sono ovviamente saltati, e per primo il nostro festival I Boreali a febbraio scorso, che vanta il poco invidiabile record di primo festival italiano cancellato». È innegabile vi sia, diffusa, una coscienza anche dello smarrimento. Ed è sull’assetto di ciò che avanza che Gianfranco Morosato (ombre corte) parla di spaesamento, «è totale. Si vive un po' alla giornata, lavorando senza poter programmare granché. Fra qualche giorno usciranno ben quattro novità, che non si sa che vita avranno. Ci limiteremo a segnalarli sul nostro sito e sulla pagina fbk. Questo è già un modo, per quanto modesto per dire che ci siamo ancora e che non abbandoniamo i nostri affezionati lettori».
PER VERA MINAZZI e Sante Bagnoli di Jaca Book la parola d’ordine è garantire il lavoro a tutti. «Ci siamo attrezzati subito con smart working e in sede ognuno ha una stanza separata per ciò che non può essere fatto a distanza. Salute e lavoro, come ribadito anche da Landini, devono potersi conciliare». Anche la veneziana Marsilio continua a lavorare sia pure da remoto e collabora con la pagina fb Decameron, creata da Michela Murgia e altre scrittrici e messa a disposizione di tutti gli editori, «un festival digitale che ogni giorno porta sugli schermi dei pc e dei telefonini videopresentazioni di libri. Da giovedì è disponibile gratuitamente L’isola misteriosa di Jules Verne e ogni settimana offriremo la possibilità di scaricare gratuitamente un libro in versione digitale». Il progetto #intantofaccioqualcosa è invece la risposta della casa editrice uovonero, Autismo e Spazio Nautilus Milano all’emergenza sanitaria che ha portato alla chiusura delle scuole e di diversi centri specializzati, per la presa in carico di persone con disabilità. Le attività proposte rispondono alle esigenze di bambini e ragazzi di più fasce di età e con competenze diverse: video letture di libri in simboli Pcs, attività con la Caa (Comunicazione Aumentativa Alternativa), giochi, puzzle e cruciverba, ricette con foto e istruzioni da fare insieme a qualcuno o in autonomia, video tutorial per brevi allenamenti, esperimenti chimici con materiali casalinghi.
TUTTE LE ATTIVITÀ sono progettate da Enza Crivelli, pedagogista clinica. Il direttore editoriale Sante Bandirali (anche consigliere di Adei) pensa che «al pari di quanto avviene per sostenere musica e cinema, pure il libro (prima industria culturale italiana per fatturato) richiederà interventi straordinari di sostegno. Tra i più auspicabili: la deducibilità fiscale degli acquisti di libri e il tax credit agli editori indipendenti».
Per Sandro Ferri, che insieme a Sandra Ozzola ha fondato e dirige dal 1979 la casa editrice romana e/o, spinti «da una forte passione per la politica e per i buoni romanzi», la situazione è ovviamente difficile, anche se nelle difficoltà arriva qualche segnale incoraggiante. «L’unica nota positiva è che riceviamo molti segnali che la gente vuole leggere, non solo perché ha più tempo, ma perché così ha compagnia, tiene la mente e il cuore vivi e svegli. Il problema è come fare arrivare i libri alle persone. L’ebook aiuta, ma non è sufficiente».
COME SOTTOLINEA il direttore editoriale di Neri Pozza Giuseppe Russo, i segni creativi arrivano anche da scrittori e scrittrici. «In questi giorni riceviamo molti messaggi di solidarietà da parte dei nostri autori, da ogni angolo del mondo. Mostrano che la comunità artistica e letteraria internazionale non ha barriere, non ha muri da erigere o egoismi da proteggere», spiega Russo. «Ogni autore sa, come ci ha scritto Tracy Chevalier, di essere nel proprio mondo, sapendo che gli altri sono lì, poco distanti. La letteratura del passato ci ha magnificamente mostrato le miserie e gli egoismi, l’amore dell’altro e gli eroismi che le pandemie generano. È probabile che in futuro sarà ancora la letteratura, come ci ha scritto Viet Thanh Nguyen, a raccontarci nella maniera migliore la storia che stiamo ora vivendo». Quanto alle misure concrete messe in campo dall’editore vicentino da tempo di casa a Milano, vi è la vicinanza ai propri lettori tramite social. «Lo abbiamo sperimentato con il lancio di Le sette morti di Evelyn Hardcastle di Turton e della Ricamatrice di Winchester di Chevalier, e sappiamo che esiste un vasto pubblico di lettori forti che discorre di letteratura, narrativa, saggistica in una maniera per niente superficiale, scambiandosi opinioni e riflessioni che sono fondamentali per il passaparola». A loro, ma non soltanto, si indirizzano perciò alcune iniziative. Tra queste, «Il calendario della quarantena: una rubrica di consigli di lettura quotidiani della casa editrice, accompagnati da una citazione adatta al momento storico che stiamo vivendo, tratta dai nostri romanzi che sarà possibile ricevere ogni giorno al proprio indirizzo email».
Al modo di superare l’isolamento imposto dalla situazione sta pensando anche Laterza che dallo scorso mercoledì ha inaugurato le proprie «conversazioni d’autore» in programma ogni giorno alle 12.00 in diretta sull’account Instagram della casa editrice, che prevedono un confronto in diretta con storici, economisti, giornalisti e scienziati. Come spiega l’editore Giuseppe Laterza, «Ogni giorno, apriremo la finestra di casa - la casa editrice in cui lavoriamo - per guardare al mondo fuori. Come si fa, appunto quando si apre un libro».