ECONOMIA

F35, la mozione double face. Si vada avanti, ma anche no

MAGGIORANZA
REDAZIONEITALIA/ROMA

La maggioranza ha approva una mozione sugli F35 che impegna il governo a «valutare le future fasi del programma tenendo conto dei mutamenti del contesto geopolitico e le esigenze di contenimento della spesa pubblica», ma anche «degli impegni internazionali assunti dall’Italia e delle tutele e delle opportunità dell’industria italiana del comparto difesa e dell’occupazione». La mozione è stata riformulata in aula e ha consentito di cantare vittoria a entrambi gli schieramenti.
«È un passo in avanti per la credibilità del nostro paese, il programma che ha importanti ricadute economiche e occupazionali può andare avanti», ha detto il deputato Pd Pagani. E il collega 5 Stelle Russo, capogruppo anche lui in commissione difesa, ha aggiunto che così «potrà essere valorizzato il centro di Cameri dove si assemblano gli F35». Mentre il deputato di Leu Palazzotto ha spiegato che «il governo ora ha tutti gli strumenti per riaprire il negoziato e tornare al dimezzamento del programma già votato dal parlamento nel 2014». Per la campagna «Tagliamo le ali», che da anni si batte contro l’acquisto degli F35, l’approvazione della mozione è stato «un passaggio inutile e senza coraggio che permette la continuazione del programma». 

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