SOCIETA

Le ong salvano 119 naufraghi ma restano senza porto di sbarco

ADRIANA POLLICE libia/italia/malta

Richard Gere e chef Rubio erano saliti venerdì sull’Open Arms con i volontari di Mediterranean Hope per portare viveri all’ong catalana, bloccata al largo di Lampedusa da dieci giorni con 121 naufraghi, ma nella notte c’è stato un secondo salvataggio, così si è messo in viaggio il veliero Astral per portare nuove scorte.
L’ALERT è arrivato alle 22 da Alarm Phone, il barchino era in area Sar maltese con 39 persone a bordo: «L’abbiamo raggiunto verso mezzanotte. Le condizioni erano stabili – ha spiegato Oscar Camps -, abbiamo avvisato il Centro di coordinamento de La Valletta, ci hanno detto di rimanere in attesa di una motovedetta ma i naufraghi hanno iniziato a imbarcare acqua, li abbiamo fatti salire a bordo». Alle 6 è arrivata la motovedetta che però voleva prendere solo i 39: «Questo ha generato un serio problema di sicurezza a bordo. Il livello di ansia di queste persone è insostenibile. Abbiamo quindi fermato il trasbordo per cercare una soluzione per tutti. Ma da Malta abbiamo ricevuto un no per gli altri 121». Riccardo Gatti, direttore di Open Arms Italia, ha spiegato: «O si trova una soluzione per consentire lo sbarco di tutti oppure non si può mettere a rischio la sicurezza sulla nave. Quando hanno capito che non sarebbero scesi, il loro equilibrio psicologico è crollato».
DA MALTA il ministro dell’Interno Michael Farrugia ha confermato: «Open Arms ha salvato 39 migranti che erano nella nostra zona Sar, con il coordinamento del centro dei soccorsi di La Valletta. Abbiamo offerto il trasferimento dei 39 ma Open Arms ha rifiutato insistendo che Malta prenda anche altri 121. Possiamo assumerci solo le responsabilità che ci competono, in mancanza di altre soluzioni».
L’ong, in merito ai 121, ha presentato il 7 agosto un esposto al tribunale dei Minori di Palermo (sulla nave erano in 32 minorenni, 28 non accompagnati), l’8 agosto lo studio legale di Open Arms ha inviato al Garante dei detenuti e delle persone private della libertà e alla Garante per l’infanzia una comunicazione di «respingimento alla frontiera di 28 minori stranieri non accompagnati» chiedendo un intervento urgente. Lo stesso giorno è stata raccolta la volontà di 89 naufraghi di richiedere asilo, richieste inoltrate al Centro di coordinamento di Roma e all’Unhcr Italia. Venerdì l’ong ha presentano presso le procure di Roma e Agrigento un esposto-denuncia per «verificare se nella situazione corrente, in cui si sta determinando una prolungata presenza a bordo delle 121 persone salvate, non si presenti una fattispecie di reato. E, nel caso, di adottare provvedimenti affinché cessi la privazione della libertà».
A LAMPEDUSA ieri è stato il giorno della conferenza stampa. Camps ha attaccato: «L’Europa non permette che queste persone possano arrivare con vie legali, lasciando tutto in mano al crimine organizzato. Non ci sarà nessun decreto, né codice di condotta, né politico, né multa che ci fermerà. Il diritto marittimo e il codice di navigazione non parlano di migranti, ma di vite in pericolo». E Gatti: «Salvini sempre la butta sul fatto che l’intenzione delle ong è trovare uno scontro con lui. A noi interessa salvaguardare la vita e i diritti delle persone».
A CATALIZZARE L’ATTENZIONE è stato Richard Gere: «Quelli che chiamiamo migranti sono rifugiati. Sono venuto spontaneamente: quando ho sentito dell’approvazione del decreto Sicurezza bis ho chiamato gli amici dell’Open Arms. Il mio unico obiettivo è aiutare. Sembra che ci sia una generazione di politici che mettono la loro energia nel dividere le persone, una cosa idiota. I 121 vengono dalll’Inferno libico: le donne ripetutamente stuprate, gli uomini torturati. Un ragazzo mi ha detto: “Ovunque mi consideravano una merce”». E chef Rubio: «Hanno diritto a muoversi liberamente».
L’OCEAN VIKING dell’ong Sos Méditerranée con Medici senza frontiere venerdì ha salvato 85 naufraghi e ieri ne ha tratti in salvo altri 80, quasi la metà minori non accompagnati, molti tra i 13 e i 15 anni. Mentre in Italia proseguono gli sbarchi fantasma (67 in Sardegna, 6 a Linosa), Salvini ha attaccato Gere: «Il generoso milionario potrà portare gli immigrati dell’Open Arms a Hollywood, con l’aereo privato, e mantenerli nelle sue ville». Ieri è stato notificato il divieto di ingresso anche alla Ocean Viking. In una nota verbale all’ambasciata della Norvegia (paese di bandiera della nave) il Viminale ha insistito: «individuate voi il porto di sbarco».

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