POLITICA

Tre campagne per combattere le disuguaglianze

POTERE AL POPOLO
ADRIANA POLLICEITALIA/ROMA

Alla fine domenica allo Spin Time Labs Carlo Calenda non si è presentato all’assemblea nazionale di Potere al popolo. Lo scambio via social con l’Associazione Popolari, che lo voleva in un rassemblement da Tabacci a Carfagna, non è bastato per convincerlo a versare una sostanziosa quota di sostegno a Pap. In compenso, si sono presentati più di 500 attivisti, da Nord a Sud. Quasi 50 interventi dei nodi territoriali, rappresentanti di 26 Case del Popolo aperte negli ultimi mesi, 9 consiglieri eletti all’ultima tornata di amministrative. Al centro della discussione il sostegno ai lavoratori Whirlpool di Napoli, la vicinanza alla mobilitazione dei portuali genovesi che si oppongono alle navi che trasportano armi, la lotta contro la centrale a carbone di Civitavecchia. E ancora la difesa degli spazi sociali, a partire da Comunità Resistente Piazzetta - Cpo Colapesce di Catania, la pratica costante della questione di genere sotto attacco delle derive di destra leghiste.
L’assemblea ha deciso l’avvio di tre grandi campagne «su questioni centrali per una società spaccata a metà dalle disuguaglianze sociali». Primo tema il lavoro, lungo la teoria classica del «lavorare meno, lavorare tutti perché non è possibile che ci sia chi muore di troppo lavoro e non riesce ad andare in pensione e chi si ammala di depressione o emigra perché il lavoro non lo trova». Secondo tema la redistribuzione delle ricchezze: no alla flat tax ma progressività fiscale, lotta all’evasione miliardaria, tassare i grandi patrimoni. E la questione ambientale, da legare a un nuovo paradigma di sviluppo che salvaguardi la salute e sostenga nuove forme di produzione.
Prossimo appuntamento nazionale, dal 28 agosto al 1 settembre, il campeggio di Pap a Isola Capo Rizzuto: nel week end si deciderà l’agenda delle iniziative di autunno e ci saranno workshop per fornire alle case del popolo la cassetta degli attrezzi per campagne social, iniziative di mutualismo sui territori e organizzazione della difesa di migranti e lavoratori.
(a. po.)

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