ECONOMIA

Solo il 35% ha partecipato alla prova. La selezione si fa sui costi del viaggio

PRIMI BILANCI, IL DIBATTITO IN RETE SULLE ANOMALIE
ROBERTO CICCARELLIITALIA/ROMA

Una selezione nella selezione. Il primo giorno, su tre, del concorsone per i «navigator» ha riservato una sorpresa. Dei novemila candidati previsti, alla sessione mattutina si sono presentati 3.194 candidati . All'appello mancavano 5.806 persone selezionate per la prova. Nel pomeriggio si sono presentati 3.335 candidati sugli 8.980 attesi. In totale poco più del 35%. L'assenza dalla gara per un ruolo tanto appetibile (stipendio medio da 1.700 euro al mese per due anni, compenso lordo da 27 mila e 338 euro, più 300 lordi mensili per rimborsi) quanto misterioso nella definizione e nei compiti di «assistenza tecnica» ai centri per l'impiego, ha scatenato una riflessione nelle chat e nei forum, spuntati sui social network nelle ultime settimane.
LA RINUNCIA del 65% dei selezionati alla prova dei 100 quiz in 100 minuti potrebbe trovare una conferma oggi e domani in cui sono previsti le altre quattro prove, mattutine e pomeridiane, per un totale di 53 mila candidati per 2.890 posti già ripartiti tra le regioni e le città. Si va dai 274 navigator previsti a Napoli ai 195 di Roma e provincia, 125 di Palermo fino ai 76 di Milano. Potrebbe essere stato il costo della trasferta. La stragrande maggioranza è arrivata, e arriverà, dal Sud: 29.193, in maggioranza dalla vicina Campania (9.420), ma anche dalla Sicilia (8.580) e Puglia (4.960).
LE RAGIONI possono essere diverse. Tra nave, aereo o treno, e poi un hotel, un Bed and Breakfast o un Airbnb per sostare almeno una notte nella Capitale, bisogna mettere in preventivo centinaia di euro. Senza contare i casi, numerosi, dove i candidati sono stati accompagnati dai genitori, mariti o mogli, fidanzati o fidanzate. I costi raddoppiano. A questo sbarramento di classe, non nuovo per queste convocazioni colossali a Roma, va aggiunta la forte anomalia di un concorso chiamato in fretta e furia dal governo tramite l'Agenzia per le politiche attive del lavoro (Anpal) che si svolge solo per titoli e un quiz, senza altre prove scritte e orali. Per concorsi meno anomali, e meno improvvisati, il «sacrificio» si può anche fare. Per un terno al lotto, basato per di più su contenuti sfuggenti e trasversali, no.
DA ALCUNE TESTIMONIANZE raccolte all’uscita della Fiera di Roma molti candidati hanno trovato le prove «facili e accessibili». I risultati saranno resi noti dalla prossima settimana. L’intenzione è procedere all’assunzione dei «navigator» sin da luglio. La loro formazione sarà curata dall’Anpal, e dai suoi precari storici. Un altro dei paradossi del provvedimento simbolo dei Cinque Stelle: nato per lottare contro il precariato, produrrà nuovi precari. È la produzione di povertà a mezzo povertà. Precari resteranno i «navigator» assunti e poveri resteranno i beneficiari di quel sussidio pubblico in cambio di lavoro e mobilità obbligatoria chiamato, impropriamente, «reddito di cittadinanza».
ro. ci.

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