VISIONI

Da Off Broadway a «Wall Street», addio all’attrice americana

SYLVIA MILES
REDAZIONEUSA

Nel 1969, in Un uomo da marciapiede di John Schlesinger, interpretava Cass, la signora dell’Upper East Side che porta a letto l’aspirante gigolò interpretato da Jon Voight. Una parte da soli sei minuti ma che era valsa a Sylvia Miles la sua prima nomination agli Oscar come attrice non protagonista. E anche la seconda era arrivata per un breve ma memorabile interpretazione: quella dell’attempata showgirl Jessie Halstead Florian in Marlowe, il poliziotto privato (1975) di Dick Richards (tratto da Addio mia amata di Raymond Chandler).
NONOSTANTE la mondanità per cui era famosa, Sylvia Miles, scomparsa mercoledì a 94 anni, aveva sempre fatto trapelare poco della sua vita privata e delle sue origini: nata a New York nel 1924, aveva studiato all’Actors Studio per poi diventare una pioniera di Off-Broadway. Il debutto sul grande schermo è invece del 1960 con Sindacato assassini di Burt Balaban e Stuart Rosenberg, e il primo ruolo da protagonista arriva nel 1968 con Heat di Paul Morissey (e prodotto da Andy Warhol) in cui veste i panni dell’attrice in declino Sally Todd. Passata anche per Bollywood - nel 1978 con Shalimar di Krishna Shah - nel 1989 è la madre di Meryl Streep in She-Devil - Lei, il diavolo di Susan Seidelman. Due anni prima aveva recitato in Wall Street nei panni dell’agente immobiliare Dolores, un ruolo che ha ripreso nella sua ultima apparizione sul grande schermo, il sequel del film di Oliver Stone (diretto ancora una volta da lui) uscito nel 2010: Wall Street - Il denaro non dorme mai.

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