CULTURE

Se la «speranza» abita nelle stanze della Milanesiana

FESTIVAL
ANTONELLO CATACCHIO ITALIA/MILANO

Il tema è La speranza. Custodito gelosamente, come un segreto da Elisabetta Sgarbi, vero sistema operativo originale della Milanesiana che per l’occasione compie 20 anni. Compleanno tondo, accompagnato come sempre dall’immagine della rosa pensata da Franco Battiato, tondo come altri anniversari e ricorrenze che attraversano e danno senso al programma. Fabrizio De André ci ha lasciati da 20 anni. I Teatri Uniti compiono 30 anni, come Blob, mentre Leonardo Sciascia ci lasciava e crollava il muro di Berlino. E ne sono passati 50 dallo sbarco sulla luna, dalla scomparsa di Giorgio Scerbanenco. Mentre Angelo Guglielmi ne compie 90, Primo Levi ne avrebbe avuti 100. Carlo Cattaneo è morto da 150 anni, Leonardo da 500, proprio quando a Bruges nasceva l’attività borsistica.
NUMERI che non sono solo cifre, perché Elisabetta Sgarbi, pur volendo ricordare alcuni amici scomparsi che hanno contribuito a questi venti anni di manifestazione dice: «È per non sentire il morso di questa nostalgia che il programma della ventesima edizione è un continuo rilancio, una moltiplicazione nel tempo e nello spazio, una sfida fisica e intellettuale ancora più audace».
Questa volta Milanesiana, che spazia tra letteratura, musica, cinema, scienza, filosofia, teatro, diritto e economia, senza dimenticare l’arte, si articola sull’arco di un mese e mezzo e dilaga un po’ ovunque, visto che sono ben 12 le città coinvolte. E per continuare a dare i numeri basti sapere che verranno proposti 66 incontri, 13 mostre e che tra i 212 ospiti ci saranno 3 premi Nobel, 1 Oscar, 3 Pulitzer, 1 Premio Goncourt, 6 Strega, 1 Booker Prize, 1 Leone d’oro, 1 Leone d’oro alla carriera, 1 Leone d’Argento, 7 David di Donatello, 5 Nastri d’Argento, 2 Golden Globe, 1 Premio Galileo.
E QUESTI SONO alcuni dei nomi chiamati a dialogare o a leggere inediti e letture dedicate alla speranza: Hoda Barakat, Gao Xingjian, Tahar Ben Jelloun, Antoine Volodine, Ngugi Wa Thiong’o, Wole Soyinka, John Maxwell Coetzee, Michael Cunningham, William Friedkin, Anne Applebaum, William Boyd, Jonathan Lethem, Ben Okri, Claudio Magris, Sandro Veronesi, Edoardo Nesi, Edoardo Albinati, Francesca Manfredi, Claudia Durastanti, Mauro Covacich, Carmen Pellegrino, Massimo Cacciari, Laura Pariani.
Impossibile elencare tutto quello che il programma contiene. Ci limitiamo a ricordare uno strano momento: il 29 luglio la città di Alessandria dedica in piazza Vittorio Veneto un monumento realizzato da Marco Lodola al suo concittadino Umberto Eco, e sarebbe stato stupendo se lui avesse potuto essere presente per commentare l’evento con il suo eloquio e la sua stessa voce.
Molti degli appuntamenti, come ricorda il titolo della manifestazione sono milanesi, ma non mancano i momenti di interesse che sono migrati altrove. Ma l’unico modo per conoscere e costruire il proprio personale palinsesto dell’iniziativa è quello di curiosare il programma completo, consultabile in rete: lamilanesiana.eu

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