VISIONI

Reinventarsi senza trucchi né orpelli

L’ALBUM
ALDO GARZIAITALIA

Non ci sono regole per scrivere canzoni. Così ci ammonisce Gino Paoli con il suo doppio cd Appunti di un lungo viaggio (Warner Music). Negli inediti dal titolo Canzoni interrotte, che poi si dividono in quattro tempi prendendo il nome delle quattro stagioni, parole e musica si fondono in un tutt’uno. Non ci sono ritornelli che tornano, musicalità ruffiane, obblighi metrici, durata temporale da rispettare. Paoli compie un’operazione ardita: scarnifica i testi rendendoli essenziali, lo stesso fa con la musica che accompagna i brani e che a volte è solo strumentale. Gli arrangiamenti di Danilo Rea – coadiuvati dalla Roma Jazz String Orchestra – sottolineano l’intento in perfetta complicità con Paoli.
L’ASSILLO anche questa volta è costituito dall’amore e dai sentimenti, che sono poi un modo «politico» di guardare e pensare il mondo. I testi parlano di «tempo», di «tenerezze», di «amori sbagliati» che non ci assomigliano e perciò unici nel tentativo di salvarci dal «mondo che va a rotoli», di donne simili alla «libertà» e che ci mancano se non ci stanno accanto. Ci sono pure riferimenti al tempo passato e che passa, insieme a qualche perentoria affermazione: «Uno come me non vuole padroni». L’autore di Senza fine sembra indicarci un confine della «forma canzone»: non basta trasgredire, bisogna provare a reinventare o a dire ciò che si ritiene indispensabile senza trucchi e senza orpelli. Che a proporlo sia Paoli dall’alto della sua età e dei 60 anni di carriera ce la dice lunga sulla vitalità creativa del personaggio. Vengono in mente analoghi tentativi di eliminare il superfluo fatti da chi con le sole parole ha fatto poesia (Caproni, Montale, Ungaretti). Nel secondo cd di questo cofanetto della Warner music, sono riproposti i classici paoliani che più sono cari al cantautore, da Che cosa c’è a Ti lascio una canzone. La novità sta nell’accompagnamento di un trio jazz d’eccezione: Rita Marcotulli (piano), Alfredo Golino (batteria), Ares Tavolazzi (contrabbasso).
A.G.

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