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Lezione su biografia e autobiografia

I bambini ci parlano
GIUSEPPE CALICETIITALIA

Ricordate cosa è una biografia?
«È una storia che racconta come è stata la vita di una persona». «Sì. È la storia della vita di una persona. Da quando è nato fino a quando è morto. Noi sul nostro libro abbiamo letto delle biografie». «Certe volte ci sono delle biografie in fondo al libro su lo scrittore che ha scritto il libro». «Ma no, la biografia è uno scrittore che, per esempio, ha scritto la biografia di Ronaldo!». «Ma Ronaldo non è ancora morto!». «Cosa vuol dire? Ci sono anche delle biografie su chi non è morto, vero maestro? Ci possono essere. Però devono essere dei personaggi famosi. Altrimenti non interessa la loro storia». «Io ho visto un libro che parlava della storia della vita di una principessa». «Io in biblioteca ho visto che ci sono molti libri di calciatori e anche di Valentino Rossi». «Perché gli sportivi sono sempre famosi, se vincono».
«Oppure ci può essere anche la biografia di una principessa delle favole, anche se lei non è esistita veramente, si può inventare: l’importante per fare una biografia è iniziare da quando lei è nata».
Quali sono le cose più importanti della biografia oltre l’inizio? «Tutto». «Sì. Tutto. Perché devi mettere in ordine tutte le cose da quando lui è nato fino a quando cresce e dopo diventa grande e invecchia e se è già morto anche se è già morto. Perché non puoi fare una biografia a rovescio, che lui diventa sempre più piccolo». «Nelle biografie che abbiamo letto c’erano solo le cose più importanti della vita: la nascita, la scuola che ha fatto, quando si è sposato, delle malattie, gli incidenti, quando si è sposato, cose del genere». «È vero, non bisogna scrivere tutta la vita altrimenti ci vorrebbe troppo tempo per scrivere la biografia di tutta una persona. Si devono mettere solo le cose più importanti». «Però chi erano suo padre e sua madre bisogna sempre metterlo, all’inizio. Non bisogna solo mettere dove e quando è nato ma anche chi erano i suoi genitori». «Le biografie però le scrivono solo alle persone molto famose, secondo me. Perché ci vuole molto tempo e ci vogliono anche molti soldi per scriverli». «A me piacciono molto i testi della biografia non sono storie false, ma di persone vere». «E se uno mentre fa una biografia si inventa delle cose non vere? E’ ancora una biografia?». «No, è un errore».
Abbiamo studiato anche cosa è l’autobiografia.
«L’autobiografia è quando uno non trova nessuno che gli scrive la sua biografia e allora… Allora se la scrive da solo. Ma allora non si chiama più biografia, ma si chiama autobiografia perché è lui che se la scrive da solo, la sua storia, la sua vita». «Per me è più difficile scrivere la tua vita mentre tu stai vivendo. Allora non è una biografia, maestro. Non è neppure una autobiografia. Perché per me è un diario». «Dipende se scrive tutti i giorni o no». «Io se scrivo una autobiografia mi invento tutto e ci metto delle cose strane così nessuno mi riconosce». «A me non piace. Io non voglio scrivere la mia autobiografia perché forse non ho molte cose importanti da scrivere. Poi non mi sono ancora sposato…». «Per me per scrivere una biografia, anzi, una autobiografia, da giovane non puoi scriverla perché sei ancora troppo giovane, la tua vita è ancora troppo corta. Per me tu devi aspettare di essere almeno un po’ grande e un po’ vecchio, per iniziare a scrivere bene la tua autobiografia, altrimenti non riesci a scriverla o non ti viene bene». «Per me si può scrivere anche la biografia di una persona che non è famosa come Ronaldo, ma bisogna che almeno faccia qualcosa di divertente, altrimenti non ti piace leggerla e neanche scriverla, quella storia». «Per me una cosa importante da scrivere nelle biografia o nella biografia sono anche i figli che hai, se hai dei figli o delle figlie». «Anche se cambi lavoro». «Anche se cambi casa, allora». «Anche se sei felice o non sei felice: per me è una cosa importante anche quella». «E i suoi amici, allora? Per me sono importanti anche gli amici. Se io faccio una volta la mia autobiografia io ci voglio mettere tutti i miei amici. Ma poi lo so che io non la scriverò mai perché non mi piace scrivere».

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