SOCIETA

«Via la cittadinanza», la facile propaganda anti-migranti della Lega

SALVINI SBANDIERA IL DECRETO SICUREZZA. PD: STRUMENTALIZZAZIONI INUTILI
ADRIANA POLLICEITALIA/san donato milanese

«Il Viminale è al lavoro per verificare la possibilità di togliere la cittadinanza italiana al senegalese che ha dirottato e bruciato un pullman a San Donato Milanese»: la comunicazione è arrivata ieri pomeriggio.
L’INTENZIONE È USARE il Decreto Sicurezza, bandiera del ministro dell’Interno Matteo Salvini. Nella prima versione del testo, stilata dalla Lega, la revoca sarebbe scattata con la denuncia ma quella diventata legge impone una condanna definitiva per reati che costituiscono una minaccia per la sicurezza nazionale, come il terrorismo. Il fascicolo aperto ieri in procura ipotizza il reato di strage e sequestro di persona, con l’aggravante del terrorismo.
Doveva essere una giornata difficile per il leader del Carroccio e invece è andata avanti all’insegna della propaganda anti-migranti, scandita dal sequestro della Mare Jonio e l’inchiesta aperta su Mediterranea saving humans per aver salvato lunedì 49 naufraghi (come chiesto martedì da Salvini a mezzo Twitter); dal voto in aula sul caso Diciotti senza scossoni e poi il bus a fuoco a Milano per mano dell’autista di origini africane, Ousseynou Sy.
«Un senegalese con cittadinanza italiana al volante di uno scuolabus, con precedenti per guida in stato di ebbrezza e violenza sessuale, ha dirottato il mezzo e gli ha dato fuoco. Voglio vederci chiaro: perché una persona con simili precedenti guidava un pullman per il trasporto di ragazzini?», ha scritto Salvini sui social.
OUSSEYNOU SY ha additato il leader leghista e il vicepremier Luigi Di Maio come responsabili delle morti nel Mediterraneo. In tv, a Porta a porta, Salvini lo definisce «una bestia ignorante» per poi aggiungere: «Da ministro dell’Interno domani invierò una circolare a tutti i sindaci: chi lavora con il pubblico, specie con i ragazzini, porti la fedina penale».
IL GRAVE EPISODIO fornisce materia alla Lega anche per attaccare l’amministrazione di Crema, a guida Pd, che ha dato la cittadinanza a Sy. È l’assessore regionale alla Sicurezza e Immigrazione, Riccardo De Corato, ad aprire le ostilità: «Mentre il sindaco di Crema apre le braccia agli asilanti extracomunitari nordafricani fornendogli i documenti, un folle senegalese pregiudicato naturalizzato italiano ha sequestrato un autobus con a bordo numerosi studenti. Viene spontaneo domandarsi come sia possibile che un pregiudicato per tali reati si sia vista concessa la cittadinanza. Forse sarebbe ora di prevedere anche una misura che tolga la cittadinanza a chi, dopo averla ottenuta, dimostri di non meritarsela». E i sottosegretari all’Interno della Lega Stefano Candiani e Nicola Molteni: «Il comune di Crema si è schierato pubblicamente contro il decreto Sicurezza, ma la foga a favore dei clandestini gli ha fatto sfuggire i problemi reali. Ci attendiamo un rigoroso accertamento delle responsabilità».
LA SINDACA PD sotto accusa dal Carroccio, Stefania Bonaldi, è andata a trovare i ragazzi e poi ha spiegato: «Alle famiglie dico che siamo con loro e che sarà nostra cura esigere chiarezza rispetto a quanto avvenuto». Dai dem è arrivata una difesa ma senza andare al contrattacco rispetto al fuoco ad alzo zero della Lega: «È importante, soprattutto per i ragazzi coinvolti nella vicenda, che si evitino inutili strumentalizzazioni. La sicurezza si garantisce con il lavoro di tutti e di certo non con polemiche che purtroppo stiamo ascoltando anche in queste ore. Tempestivo e generoso è stato anche l’intervento della sindaca Bonaldi», il commento del capogruppo del Pd in regione Lombardia, Fabio Pizzul, e del consigliere dem Matteo Piloni.
DI MAIO ha commentato: «Se è stata evitata una strage è solo grazie a loro, ai nostri carabinieri, alle donne e agli uomini in uniforme che ogni giorno garantiscono la nostra sicurezza. Il paese è orgoglioso di voi». La linea dei 5S è stata evitare di citare il dl Sicurezza o le politiche del governo sull’immigrazione per sottrarsi alle polemiche.

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