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LE LETTERE

AA. VV.ITALIA

Tav, una proposta sulle penali
Ai miei studenti spiego che sarebbe sempre meglio valutare non un singolo progetto - come la nuova Torino-Lione - ma comparare diverse alternative d’intervento. Spiego anche che la comparazione è possibile solo se prima c’è stata una discussione sugli obiettivi che si vogliono raggiungere. Come hanno fatto gli svizzeri con la loro politica per lo sviluppo ferroviario.
Grazie a una discussione pubblica hanno potuto attuare una politica che prevede insieme: nuovi tunnel ferroviari e la tassazione del trasporto stradale di merci. Anche perché in Svizzera i tunnel ferroviari hanno senso; lì infatti passa il grosso dei flussi di merci tra l’Italia e il Nord-Europa - nei due versi.
È invece da discutere se abbia senso costruire una nuova linea ferroviaria lungo il Brennero – anche qui con un nuovo tunnel. Bisognerebbe infatti tenere conto che una parte dei flussi di questa direttrice - se aumentassero i pedaggi autostradali - potrebbe essere catturata proprio dai nuovi tunnel svizzeri.Dove invece proprio non si capisce di che cosa ci sia da discutere è proprio lungo la direttrice Torino-Lione.
Qui infatti il flusso di traffico merci è - e sarà - scarso. Per questo motivo qualsiasi analisi costi-benefici porta necessariamente alla conclusione che questa grande opera non ha senso economico. Sarebbe più che sufficiente l’ammodernamento delle infrastrutture ferroviarie esistenti. Certo, se si cominciano a sommare le penali e le sanzioni(in realtà tutte da dimostrare), allora il risultato potrebbe cambiare. Ma su questo io avrei una proposta: facciamo pagare le penali e le sanzioni a quanti – irresponsabilmente – da decenni si sono accaniti a sostenere questo investimento, tanto grande quanto insensato.
Gerardo Marletto


La foto e la
polenta 
Sulla seconda e terza pagina del Manifesto (di ieri 15 febbario) campeggia la foto di 3 grandiosi personaggi ma alvSini è il meglio! Ragazzi ma che stiamo scherzando!? Sono una lettrice da quando il manifesto è nato ed esigerei delle spiegazioni pubbliche sul perché di quella foto di Salvini così veramente popolare che piacerà a molti (affatto ironica) mentre se la vede col paiolo di polenta, mentre il povero De Magistris si deve accontentare di un riquadretto a fondo pagina dove, a nome di molti, sta protestando a Montecitorio contro la secessione; domandatevi il perché di questa svista e scusatevi con noi troppo ingenui lettori. Spero che prendiate in considerazione la critica. 
Antonella Rossilli

Il mantra della «casta»
Il Movimento 5 stelle, è nato urlando due vocaboli: uno, forse il più usato del vernacolo, «Vaffanculo!» Voleva significare l'esasperazione del popolo verso la «casta» che gozzoviglia alle sue spalle, l'altro, «Onestà!» (ripetuto più volte) era il mantra per pretendere di far piazza pulita di tutto il marcio che impastoia il Paese. Sono bastati otto mesi di governo e del M5S iniziale è rimasto ben poco. Purtroppo il fascino della Poltrona li ha sedotti. Se, come tutto lascia presagire, salveranno, con il loro voto determinate, il loro alleato Matteo Salvini, dal processo per sequestro di persona aggravato, ammaineranno, metaforicamente, ogni loro bandiera, si autodichiareranno «Casta che protegge gli appartenenti alla Casta».
Mauro Chiostri


Abbiamo fatto ambo
(In questi giorni ero alla stazione di Firenze in attesa del treno per Roma e seduto in sala d’aspetto leggevo il Manifesto. Quando ho alzato lo sguardo ho visto che accanto a me c’ era un altro viaggiatore ( credo emiliano) che leggeva il Manifesto pure lui. Sorpresi positivamente entrambi gli ho detto che la circostanza, data la situazione politica, era equiparabile ad un ambo sulla ruota di Napoli. Sarà pure un ambo, ma l’auspicio è che ciò che è avvenuto sia un segnale di una ripresa di popolo nel cammino di una vera sinistra in Italia. Ci siamo salutati con simpatia e rinnovando a lui il saluto, saluto anche voi con un po’ di ottimismo in più per il futuro.
Omero Fontana


Venezuela e primarie Pd
Caro Manifesto, come vostro lettore quotidiano, gradirei che il nostro giornale ci informasse al più presto sulla posizione dei 3 candidati alle primarie per la Segreteria Nazionale del Pd del 3 marzo prossimo. Mi pare di aver letto che Martina è favorevole a Guaidò e al gruppo di Lima, ma nulla sulle posizioni di Giachetti e Zingaretti. Come Comitato Amigos Sem Terra Italia siamo molto preoccupati di una prossima soluzione militare della crisi in Venezuela, dopo il golpe pseudodemocratico verificatosi in Brasile, e lavoriamo, insieme ai movimenti sociali dell'America Latina, per una soluzione che dia risposte ai bisogni popolari e non alle trame delle multinazionali del petrolio, che «dirigono» Guaidò e Trump.
Antonio Lupo, Amigos MST Italia

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