VISIONI

Dai «Diari della tonnara» ai «Villani», i doc italiani in sala

LA QUARTA EDIZIONE DELLA RASSEGNA PROMOSSA DALLA FICE
GIOVANNA BRANCAITALIA/ROMA

Per il cinema «d’autore» quello che si è appena concluso è stato un anno «di luci e ombre» dice Domenico Dinoia in occasione della presentazione della quarta edizione della rassegna di documentari Racconti italiani - ma a dispetto dei risultati negativi al botteghino italiano 2018 il presidente della Fice ritiene che «il pubblico non sia così distante come si dice dal cinema d’essai». È il sistema di distribuzione, semmai, a essere «sballato»: «I film sono tanti rispetto al passato, e ne abbiamo visti moltissimi uscire concentrati, stranamente, nel periodo natalizio che di solito è dedicato al cinema più commerciale». E rispetto ai nuovi progetti sulla stagione estiva studiati dall’industria insieme al Mibac annuncia che non saranno solo i blockbuster a venire distribuiti d’estate nelle sale non più chiuse, ma anche appunto un cinema più indipendente.
Gli otto documentari di Racconti italiani saranno invece nelle sale che ne faranno richiesta nei sei mesi fra gennaio e giugno. Di due titoli è già stata annunciata l’uscita: Butterfly di Alessandro Cassigoli e Casey Kauffman - che segue la giovanissima campionessa di boxe Irma Testa, di Torre del Greco - sarà nelle sale a marzo, Diario di tonnara di Giovanni Zoppeddu ad aprile. «Butterfly è un progetto nato dall’interesse per lo straordinario talento di Irma - dice Kauffman - ma poi conoscendola meglio con il procedere del film è diventata una storia di formazione, e lo sport passa quasi in secondo piano».
«BUTTERFLY» e Diario di tonnara - che ricostruisce tra passato e presente una tradizione rimasta quasi invariata nel corso del tempo - sono due dei documentari della rassegna distribuiti dall’Istituto Luce, come anche Arrivederci Saigon di Wilma Labate, presentato a Venezia nella neonata sezione Sconfini e che racconta l’incredibile storia di una band femminile di Livorno - le Stars- ritrovatasi nel 1968 a suonare per le truppe americane nel Vietnam del Nord, nel pieno infuriare della guerra. Da Venezia (Giornate degli Autori) anche il documentario di Daniele De Michele - in arte don pasta: I villani, «un film contro chi vuole far credere che quella italiana sia una cucina borghese, quando in realtà è una cucina popolare».
Être et durer (Essere e sopravvivere) di Serena Mignani esplora invece la disciplina del parkour dal punto di vista di una madre alla scoperta di questo sport pericoloso amato dal figlio adolescente e che cerca di venire a patti con le proprie paure. In programma anche The Strange Sound of Happiness di Diego Pascal Panarello, Vento di Soave di Corrado Punzi e Il teatro al lavoro di Massimiliano Pacifico.

Supporta il manifesto e l'informazione indipendente

Il manifesto, nato come rivista nel 1969, è sinonimo di testata libera, indipendente e tagliente.
Logo archivio storico del manifesto
L'archivio storico del manifesto è un progetto del manifesto pubblicato gratis su Internet e aperto a tutti.
Vai al manifesto.it