VISIONI

Anni ’70, gli dei se ne vanno ma gli «arrabbiati» restano

REMASTERED
LUCIANO DEL SETTEITALIA

Pubblicata sul delinare dell’anno appena passato la riedizione - nel quarantennale della pubblicazione - del quinto album in studio degli Area. Fu l’ultimo in cui risuonò l’incredibile voce di Demetrio Stratos, spenta un anno dopo da una malattia senza scampo. Del gruppo, oltre a Stratos, facevano parte Paolo Tofani alla chitarra, Aris Tavolazzi al basso, Giulio Capiozzo alla batteria e alle percussioni, Patrizio Fariselli alle tastiere. Musicisti militanti e impegnati politicamente, gli Area salirono su innumerevoli palchi, compreso quello del Festival del Parco Lambro a Milano, 1974, l’oceanica Woodstock italiana organizzata dalla rivista di controcultura Re Nudo. Una riedizione - in vinile e cd - frutto di un complesso lavoro di rimasterizzazione curato da Fariselli e da Andrea e Diego Pettinelli dello studio Zdb. «Il disco ha ripreso corpo e vita, superando il gap di quattro decadi per risplendere con rinnovata energia ed emozionare anche i giovani, che non sanno cosa fosse registrare musica negli anni ’70», afferma, giustamente entusiasta, Fariselli. Prima delle nove tracce è Il bandito del deserto, brano firmato da Stratos. La voce di Demetrio metterà brividi forti, appunto e soprattutto ai giovani che mai l’hanno ascoltata.

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