EUROPA

Palach «celebrato» in Italia dall’estrema destra fascista

PROVOCAZIONE A VERONA, GRAZIE ALLA PROVINCIA E AL CONSIGLIO COMUNALE
GIULIA SIVIEROREPUBBLICA CECA/praga/italia/verona

Sabato 19 gennaio a Verona è stato organizzato un evento dedicato a Jan Palach durante il quale suoneranno tre gruppi legati all’estrema destra e definiti «nazi-rock». Il concerto è stato voluto dall’associazione «Nomos-Terra e Identità» vicina al consigliere comunale Andrea Bacciga, che si è recentemente distinto per aver fatto il saluto romano in aula contro le femministe di Non Una di Meno, e il cui presidente è Michele Marai, attivista di Forza Nuova. L'associazione intende finanziare attraverso l’organizzazione di eventi «culturali», compreso quello per Palach, i veneti colpiti dall’alluvione. La provincia di Verona ha concesso il patrocinio al concerto, così come il Consiglio comunale e l’evento sarà sostenuto anche da Ser.i.t, la società a cui il comune affida i servizi di igiene ambientale e che è presieduta da uno storico esponente della destra locale, Massimo Mariotti recentemente nominato dal sindaco Sboarina. Il quale, per ora, sulla vicenda non ha preso parola. La sua portavoce ha tenuto a precisare che il patrocinio non è del Comune ma del Consiglio comunale il cui presidente, Ciro Maschio (Fratelli d’Italia) sostiene che in città ci sia un clima da «caccia alle streghe» tanto che i gruppi invitati a suonare sono stati «etichettati falsamente come nazi rock». Ma i testi e le loro origini non portano molto lontano dalla definizione. La Compagnia dell'Anello è nata durante il Campo Hobbit del 1977 (manifestazione del Fronte della Gioventù) perché, come hanno ammesso gli stessi componenti, «per i fascisti non cantava nessuno».
Gli Hobbit sono guidati da Emanuele Tesauro, presidente di «Fortezza Europa», movimento nato quando un gruppo di militanti della sezione veronese di Forza Nuova decise di sostenere Sboarina alle amministrative del 2017, invece che accettare la scelta del partito di restare fuori dalle elezioni, almeno formalmente. Fortezza Europa deriva da «Festung Europa» che, in tedesco, era il termine impiegato dalla propaganda del Terzo Reich durante la Seconda guerra mondiale per indicare l’Europa nazista. L’ultimo gruppo sulla locandina del concerto è quello dei Topi Neri, che hanno recentemente suonato al “Xmas” veronese, evento natalizio per celebrare la X Flottiglia Mas, corpo militare della Repubblica di Salò attiva contro la Resistenza. Al concerto ci sarà infine Gabriele Marconi, scrittore, cantante e ex membro di Terza Posizione. I promotori dell’evento per Palach, così come alcuni consiglieri comunali, insistono nel descrivere la serata come «benefica» e «celebrativa», ma i movimenti antifascisti, antirazzisti e femministi di Verona (riuniti in una rete chiamata «Assemblea 17 dicembre») hanno denunciato che si tratta invece «e senza alcun dubbio di un raduno di marca fascista, organizzato con il benestare dell’amministrazione». Il concerto è stato criticato anche dall’ex ministro della Giustizia ceco Jirí Pospíšil, ora leader del partito di centrodestra Top 09 ed eurodeputato. Un gruppo di senatori cechi ha poi scritto al presidente della Provincia per pretendere il ritiro del patrocinio, richiesta avanzata infine da un gruppo di studenti della facoltà di Filosofia Carlo IV di Praga, la stessa dove Jan Palach studiava, che hanno lanciato una petizione online. Gli organizzatori del concerto si sono finora rifiutati di rendere noto il luogo dove si svolgerà. Sui giornali locali viene citato il teatro Stimate, che fa parte del complesso nel quale si trova anche una scuola. Il direttore del teatro, padre Giuliano Bissoli, ha confermato il luogo, commentando che chi suonerà non può essere considerato «di estrema destra».
Nelle ultime ore e dopo le proteste, ha però spiegato che «non è sicuro che il concerto sarà» all’interno del teatro di cui è responsabile. Gianni Zardini del Circolo Pink, che a Verona lavora con le persone migranti Lgbtqi, ha comunque commentato con stupore la concessione del teatro: «In passato quello spazio ha ospitato numerosi incontri organizzati da persone e gruppi dichiaratamente discriminatori e legati ai cosiddetti movimenti no gender, che hanno l’obiettivo molto chiaro di limitare i diritti delle persone».

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