SOCIETA

Salvini ad Afragola: soliti spot e replica a Saviano

OGGI LE ASSOCIAZIONI MANIFESTANO CONTRO GLI ATTENTATI
ADRIANA POLLICEITALIA/afragola

Stamattina associazioni e sindacati sfileranno lungo le strade di Afragola per protestare contro gli otto attentati in 20 giorni (a partire dal 21 dicembre) ai danni di esercizi commerciali della zona, opera dei clan locali. Una prima reazione, in ritardo, è arrivata giovedì scorso con l’operazione Alto impatto delle forze dell’ordine: 200 persone controllate e tre arresti nella cittadina da 65mila abitanti alle porte di Napoli. Ieri è arrivato il ministro dell’Interno, Matteo Salvini: per la sua personale operazione «alto impatto» mediatico si è messo in posa con la divisa della polizia. All’ingresso del comune applausi, cori, ovazioni e persino un baciamano.
LA PRIMA PREOCCUPAZIONE del ministro, però, non è stata organizzare il contrasto alla camorra ma replicare a Roberto Saviano: «Chi mi critica sulla lotta ai clan, come quel chiacchierone di Saviano, era distratto. In sei mesi di governo c’è stato il doppio dell’investimento di prima. Non me ne può fregare di meno di cosa dice Saviano, a cui auguro di fare fortuna con le parole, con i libri, i film ma il ministro fa i fatti. Stiamo rivedendo le scorte per valutare chi ha bisogno di più protezione e chi può prendere un taxi».
Cosa aveva detto lo scrittore? «Ad Afragola la solita e inutile passerella del ministro della Mala Vita, magari in divisa. Salvini racconterà bugie. Il referente politico di Salvini ad Afragola è Pina Castiello, incredibilmente sottosegretario con delega al Sud».
SAVIANO PASSA POI A SPIEGARE chi è Castiello, che era ad Afragola ad accompagnare il leader leghista nella sua città: «Ha avuto come padrini politici Nicola Cosentino poi Roberto Conte, condannato per associazione mafiosa, ed è alleata dell’ex senatore Vincenzo Nespoli, più volte indagato dalla procura napoletana, condannato in primo e secondo grado per bancarotta fraudolenta e per voto di scambio, su cui è intervenuta la prescrizione. Nespoli è uomo di Cosentino e di Cesaro (parlamentare di FI, indagato dalla procura di Napoli nord ndr) e Salvini ha raccolto le sue clientele politiche». Digerito il post di Saviano, il vicepremier si è lanciato nello spot sulla sua gestione del Viminale: «In Campania abbiamo investito 22 milioni, potenzieremo gli impianti di videosorveglianza, la polizia di stato, la municipale e i vigili del fuoco. Nelle prossime settimane ci sarà un intervento per liberare le case popolari occupate abusivamente da anni, ma ad Afragola non bastano gli sgomberi perché il primo problema è il lavoro, con il 25% di disoccupazione giovanile».
IL RIFERIMENTO è al rione Salicelle, una zona molto povera abbandonata da anni dallo stato, gestita dai clan.
Salvini è passato poi a fare pubblicità a Quota 100, la misura bandiera della Lega varata giovedì. Argomento scottante, invece, l’autonomia chiesta delle regioni del Nord. Salvini la prende alla larga: «Sono favorevole a un’iniziativa che riconosca identità, specificità e territorialità» annunciando l’appoggio al referendum per istituire la Macroregione autonoma del Sud, proposto dall’ex governatore campano di FI Stefano Caldoro.
E SULLE EUROPEE: «Il mio obiettivo è candidare gente nuova. Va bene qualche portatore di esperienza ma con la fedina penale pulita. Chi ha cambiato 72 partiti e vede nella Lega il 73esimo, ne scelga un altro». Un vademecum, forse, per lo stesso Nespoli, che in molti hanno indicato come il regista occulto delle candidature della Lega in Campania alle scorse politiche. Infine, Salvini chiude sui Beni confiscati ai clan: «Abbiamo rafforzato l’Agenzia con il raddoppio del personale, 4 sedi periferiche, lo snellimento delle procedure per i sequestri». Non dice però delle critiche per aver permesso di vendere i beni, rischiando così che finiscano in mano agli stessi clan. Proprio ieri, mentre si consumava lo show di Salvini, il comune di Afragola ha revocato l’affidamento della Masseria Ferraioli, sottratta alla camorra, alle associazioni che l’hanno gestita aprendola al territorio e resistendo agli attentati. Ma nulla ieri poteva turbare Salvini, entusiasta dell’accoglienza mentre proseguiva il tour: tappa successiva le Salicelle e poi la visita al titolare del bar tabaccheria di corso Meridionale che in tre anni ha subito 12 rapine.

Supporta il manifesto e l'informazione indipendente

Il manifesto, nato come rivista nel 1969, è sinonimo di testata libera, indipendente e tagliente.
Logo archivio storico del manifesto
L'archivio storico del manifesto è un progetto del manifesto pubblicato gratis su Internet e aperto a tutti.
Vai al manifesto.it