VISIONI

Atlante di viaggio tra fughe ritmiche bop e blues

JAZZ
NAZIM COMUNALEITALIA

L’incipit sa di musica del fuoco, come un Archie Shepp con ombre di Africa; proprio in Africa il quartetto ha da poco fatto un tour per l’uscita di questo secondo disco. Come da titolo, sono mappe, atlanti di viaggio, c’è spazio, anche grazie all’assenza del piano, in queste nove composizioni. Il quartetto, nato dall’incontro tra i sassofoni di Tino Tracanna e Massimilano Milesi, con Giulio Corini al basso e Filippo Sala alla batteria, si rifà alla letteratura del miglior jazz senza però perdersi in inutili calligrafie, dimostrando anzi coraggio e grande capacità di dosare dinamiche, timbri, idee.
LO SHUFFLE di The train and the river è un tuffo in acque già note ma sempre diverse, tutto scorre, del resto il jazz è anche una filosofia, un modo di ascoltarsi ed ascoltare il mondo. In tutto il lavoro le melodie restano sempre nitide, tra bop, blues ,fughe, invenzioni e radici africane: e siccome il diavolo sta nei dettagli, il silenzio improvviso con cui si chiude l’ultima traccia dice molto più delle parole.

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