VISIONI

«Creed II» e «Rambo V», il senso profondo del paese America

SYLVESTER STALLONE
GIONA A. NAZZAROUSA

L’anno che verrà si annuncia cruciale per Sylvester Stallone. Con il secondo capitolo di Creed e il quinto di Rambo, l’attore e regista ha annunciato di volere prendere congedo definitivo dai due personaggi che hanno segnato tutta la sua carriera e persona pubblica. Stallone è stato, attraverso molti alti e numerosi rovesci professionali, dovuti a scelte non sempre oculatissime, il principale cantastorie del cinema statunitense. E anche se la critica a lui avversa ha preferito vedere nei suoi film il lavoro di un reazionario, quando andava bene, e di un reaganiano convinto quando andava male, proprio Rocky e Rambo sono i due prismi privilegiati attraverso i quali leggere – anche in senso banalmente sociologico – i rivolgimenti della società statunitense. Stallone ha offerto ai suoi due eteronimi di indossare i segni delle stagioni della sua vita e di conseguenza ha saputo cogliere, meglio di tutti, e proprio come Clint Eastwood, il senso profondo del paese America. Per questo motivo l’attesa intorno a Creed II e Rambo V è altissima. Prendere congedo da Rambo e Rocky per Sly è come prendere congedo dalla vena più fertile del suo cinema.
IL PUGILE e il guerriero sono il giano bifronte della poetica operaista di Stallone, lo yin e lo yang del suo pensiero. E se in Creed II torna sulle tracce di Rocky IV, il capitolo più bistrattato della saga di Balboa, Rambo, del quale Stallone ha rifiutato di cedere l’utilizzo a Weinstein (è bene ricordarlo), stando alle prime foto circolate, sembra possa incarnare l’ultimo cowboy possibile. Stallone è il narratore del mito. Balboa giunge sino al passaggio del testimone ritornando così di fatto alle origini del mito (Balboa era stato scelto da Creed…). Rambo, invece, il cuore nero del mito, nella sua cruda vulnerabilità, è lì che tenta sempre di sottrarsi alla storia. Invano. Per questi e altri motivi, i due film di Sly sono attesi con i crismi delle opere inevitabili. Di film dei quali si parlerà e scriverà per molto tempo a venire.

Supporta il manifesto e l'informazione indipendente

Il manifesto, nato come rivista nel 1969, è sinonimo di testata libera, indipendente e tagliente.
Logo archivio storico del manifesto
L'archivio storico del manifesto è un progetto del manifesto pubblicato gratis su Internet e aperto a tutti.
Vai al manifesto.it