INTERNAZIONALE

BREVI & BREVISSIME

REDAZIONE ESTERI arabia saudita/camerun/biafragermania/

Berlino congela le armi per Riyadh
Ieri un raid saudita ha ucciso quattro civili, tra cui un bambino, nella provincia yemenita di Hajjah. Ma serviva un giornalista fatto a pezzi per convincere il mondo che l’Arabia saudita non è un paese democratico. La terribile fine di Jamal Khashoggi è riuscita dove oltre 15mila civili yemeniti avevano fallito: interrompere la vendita di armi verso Riyadh. Il primo passo è della Germania: la cancelliera Merkel ha congelato i contratti di vendita di armi ai Saud fino a quando la questione non sarà chiarita. Congelate, non stracciate. Anche sul «limitate» si può discutere: dopo Usa, Regno unito e Francia, con quasi 600 milioni di dollari in licenze Berlino è il quarto esportatore verso Riyadh. Non potrebbe farlo: la legge tedesca vieta di rifornire di armi paesi che violano i diritti umani. Ma a fine settembre Berlino ha dato l’ok alla vendita di sistemi di puntamento per l’artiglieria ai sauditi, 416 milioni di euro. Ieri il ministro tedesco dell’Economia Altmaier ha fatto appello agli altri Stati Ue perché seguano l’esempio.

Ufficiale la vittoria di Biya in Camerun
85 anni, al potere ininterrottamente dal 1982, Paul Biya ha vinto le presidenziali dello scorso ottobre con il 71,28% dei voti e può dunque4n procedere con il suo settimo mandato. Secondo i dati ufficializzati ieri si ferma al 14% il suo principale sfidante, Maurice Kamto, che a urne ancora calde si era dichiarato vincitore. Affluenza al 54%, molto più bassa nelle zone anglofone. Il Consiglio costituzionale ha respinto tutti i 18 ricorsi in cui si chiedeva la ripetizione parziale o totale del voto per anomalie e brogli.

Biafra, Kanu riappare in Israele
«Devo la mia vita a Israele, dove mi trovo adesso. Sono stato aiutato dal Mossad». Riappare così, a un anno dalla sua scomparsa, mentre prega al Muro del pianto di Gerusalemme, il leader separatista dell'Indigenous People of Biafra (Ipob), Nnamdi Kanu. Il video è stato diffuso domenica e l’annuncio è stato dato dallo stesso Kanu alla "sua" Radio Biafra, che trasmette da Londra. Kanu sogna di riunire gli stati meridionali della Nigeria in un nuovo Biafra indipendente. Sulla falsariga di quello proclamato nel 1967 al costo di tre anni di guerra civile e un milione di morti. Di etnia Igbo, Kanu ora sostiene di essere «ebreo», alludendo alla leggenda che riguarda la migrazione di Giacobbe, nipote di Abramo, in Africa occidentale. Nel 2015, dopo essersi espresso per la lotta armata Kanu è finito agli arresti. Ma dopo 19 mesi in cella e nessun processo è stato rilasciato su cauzione. Un anno fa l'esercito si ripresenta a casa sua, ma Kanu sembra svanito nel nulla.

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