VISIONI

Roberta Alloisio, la leggerezza del colibrì

UN DISCO POSTUMO DELL’ARTISTA MORTA UN ANNO FA
GUIDO FESTINESEITALIA

Ci sono persone alle quali è stato dato in sorte il dono della leggerezza. Quando sono musicisti, fanno apparire facile il difficile, e comprensibile il più grande mistero che esista, quello delle note messe accanto una all'altra, a creare emozioni pure. Roberta Alloisio era così, e aveva questo dono. Non c'era canzone che lei affrontasse con la sua leggerezza da colibrì che non sapesse trasformare in un raggio di luce rischiarante. Poteva essere un tango recuperato da immigrati italiani attraverso mille peripezie e viaggi oltreoceano, un profilo melodico mediterraneo, un antico canto nell'ostica lingua dei liguri. Un brano per il teatro, perché Roberta i palcoscenici aveva iniziato a calcarli da ragazzina, spinta dal fratello Gianpiero Alloisio, animatore di mille progetti teatrali e al lungo collaboratore di Giorgio Gaber. Roberta se n'è andata via sulle sue piccole ali esattamente un anno fa, a cinquantatré anni.
ED È UN BEL dono che torni tra noi con uno, anzi due regali speciali che continueranno a ricordarcela com'era: luminosa e serena, sempre in pista e sempre ironica su se stessa e questo mondo difficile da raddrizzare. Esce oggi, finalmente, l'album dedicato a Tenco che aveva inciso con il maestro Armando Corsi, la «chitarra che sorride», compagno di palchi di Ivano Fossati, di Paco de Lucia, di Ornella Vanoni. Un disco inciso in cinque giorni, praticamente in presa diretta: chitarra, voce e un’intesa quasi telepatica, tredici brani scelti con cura e in più un omaggio a Tenco che Giorgio Gaber regalò alla moglie per una produzione teatrale, arrangiato da Battiato, e mai più ripreso, dagli anni Ottanta, Luigi e gli americani. In due canzoni, La ballata del marinaio e Io sì Corsi suona proprio la chitarra che usava Luigi.
È UN SURPLUS di pathos, per brani affrontati da Alloisio con una sorta di sorprendente, freschissima semplicità che nasconde diversi segreti: ad esempio l'aver utilizzato per Ciao amore ciao la versione di Tenco realizzata solo per il mercato estero, con un cambio di testo che la rende più intensa e drammatica. Roberta ha fatto in tempo a cantare dal vivo con Corsi queste canzoni, un ricordo struggente per chi l'ha vista l’ultima volta su un palco, il 7 gennaio 2017. Era al Teatro della Tosse, annidato nel centro storico di Genova, e nel foyer c'era una splendida mostra allestita con gli originali delle lettere e dei testi di Tenco, il suo sax, la sua macchina da scrivere, e mille altre cose. Lei aveva un febbrone addosso, e la voce in bilico, ma riuscì a convogliare il disagio in forza sorridente. Il secondo regalo che ci manda Roberta si intitolerà invece Animantiga / Voci tra Corsica e Liguria, e uscirà a maggio. Un percorso avventuroso e sorprendente sui mille fili nascosti che legano Genova e Bastia, la Liguria e la Corsica.

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