VISIONI

Caravaggio e Raffaello affogati in un babà al rum

SanaMente
DEL SETTE LUCIANO,

Chi è riuscito a vedere, tutti insieme, 17 dipinti di Leonardo, 37 di Raffaello e 64 di Caravaggio, alzi la mano. Nessuna mano alzata? Logico, visto che si tratta di opere sparse in Italia e nei musei di mezzo mondo. L'occasione arriva visitando «Una Mostra Impossibile», dedicata ai tre maestri. I 117 capolavori sono infatti riuniti in un unico luogo, il Convento di San Domenico Maggiore a Napoli, vico omonimo, civico 18, fino al 21 aprile. L'impossibile è divenuto possibile perché la riproduzione di ogni dipinto, in scala 1:1, è nata da una matrice ad altissima risoluzione, poi digitalizzata, calibrata e trasferita su un supporto trasparente. Con risultati straordinari ed emozionanti. Info 081/010200, 339/6304072.
Tra le riproduzioni dei dipinti di Michelangelo Merisi suscita sempre struggimento e ammirazione Il Bacchino malato. Brinderete alla sua bellezza e alla sua salute varcando l'ingresso dell'Enoteca Mercadante, Piazza Amedeo 16/A, 081/4207066. È un vero e proprio tempio del vino, dove si può consumare il rito dell'aperitivo al winebar, magari accompagnandolo con un tagliere di formaggi e salumi; oppure fare sosta più lunga scegliendo tra menu di varie regioni, che varano di volta in volta. Serate a tema, incontri con i produttori, eventi speciali. Un posto tutto da scoprire. Due passi e siete in corso Vittorio Emanuele. Fermatevi, a pranzo o a cena, al numero 514 e davanti all'insegna dell'Osteria Totò, Eduardo e pasta e fagioli (081/5642623, chiuso lunedì). In origine l'abbinata del nome doveva essere Totò e Peppino, ma intoppi burocratici lo impedirono. Qui da mezzo secolo, si servono alici in tortiera, crocchè di patate, arancini, frittura napoletana, pizzelle fritte, pasta e ceci, gnocchi alla sorrentina, baccalà alla luciana, babà al rum. Vino onesto. Il conto di 20/25 sottolinea la schiettezza di un posto semplice, con i tavoli ben apparecchiati e distribuiti negli spazi di due rustiche salette. Se verrete a Napoli in aprile, prenotate un posto in terrazza: vista sul Golfo e Vesuvio. Da rimanere incantati come davanti a un quadro di Raffaello.
Per l'immancabile pizza si va da Di Matteo, via dei Tribunali 94 (081/455262, chiuso domenica). La lunga fila di clienti la dice lunga sulla bontà di paste cresciute, arancini, melanzane fritte. Trenta varianti intorno al tema pizza, con raccomandazione per quella al filetto (olio, basilico, pomodori freschi e pecorino). Sogni belli si fanno al Chiaja Hotel (via Chiaja 216, primo piano, 081/415555), mezzo passo da piazza del Plebiscito, e al Decumani Hotel de charme (via San Giovanni Maggiore Pignatelli 15, 081/5518188). Stessa proprietà per due strutture in palazzi antichi. Stanze accoglienti e curate, arredi d'epoca anche negli ambienti comuni.
La doppia con prima colazione e uso gratuito del wifi costa, rispettivamente e a seconda della stagione, da 89 a 139 e da 99 a 149 euro. Un ottimo rapporto qualità/prezzo, in una città che non offre molta scelta di hotel di fascia media nel centro storico.
ldelsette@yahoo.it

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