CULTURA

In marcia sulla via dell'oriente

ARTEFIERA - Da oggi al via la trentottesima edizione della kermesse di Bologna
DI GENOVA ARIANNA,

Un focus - inedito - sull'Ottocento, che tenta di intercettare l'interesse del collezionismo per i pittori italiani del XIX secolo (da Boldini a De Nittis passando per i Macchiaoli) cresciuto in maniera esponenziale nelle ultime aste, soprattutto all'estero, Londra in primis. E poi, una sezione particolarmente ricca dedicata alla fotografia, con venti gallerie a cui è affidato il compito di divulgare i progetti degli artisti che descrivono il mondo a colpi di click. La trentottesima edizione dell'Artefiera di Bologna, che si apre oggi per chiudersi il 27 gennaio, si presenta al pubblico forte di una nuova impronta curatoriale voluta dai due direttori, Claudio Spadoni e Giorgio Verzotti. E strizza l'occhio alla Cina, nuovo mercato in espansione, anche per la velocità con la quale stanno crescendo i musei di arte contemporanea, un'edilizia da boom. È per questo motivo che Bologna si spingerà fino a Shanghai, nel prossimo settembre, per aprire i suoi giochi di mercato in una stretta collaborazione con «ShContemporary». D'altronde, nonostante la recessione, il mercato dell'arte è cresciuto nel 2013 del 23%, ma l'Italia è rimasta inchiodata a un misero 1%: la classifica è guidata proprio dalla Cina e dagli Stati Uniti.
In un panorama che vede intensificarsi gli appuntamenti - fino alle propaggini assai promettenti verso oriente - Artefiera non può più contare soltanto sulla sua prestigiosastoria. È giunta l'ora di un restyling, di far sì che anche i padiglioni 25 e 26 (quelli in cui si concentrano le proposte delle maggiori gallerie e che hanno visto passare lo scorso anno più di quarantaduemila visitatori) potenzino le loro capacità attrattive. Solo show e generazioni emergenti - quindici gallerie per le personali, sette che rendono omaggio alle opere di creativi nati dopo il 1979 - rispondono al tentativo di rendere la fiera un evento imperdibile, per dealers internazionali e per collezionisti. L'attenzione per la fotografia, poi, cercherà di andare incontro alle tasche duramente provate dalla crisi. Non tutti possono sfoderare centinaia di migliaia di euro per assicurarsi un pezzo unico. E la fotografia d'autore (Fontana, Giacomelli, Ventura, Serrano, Gligorov), amatissima in questo momento e «multiplo» per sua stessa natura, può essere la soluzione giusta per un pubblico anche non eccessivamente specializzato, solletica i non «addetti al settore». Chi, invece, volesse affacciarsi oltre i confini nazionali, guidato da un allestimento scenografico dei paesi dell'est che ne mette in scena vizi e virtù, potrà visitare la mostra al Museo archeologico Il piedistallo vuoto, a cura di Marco Scotini, un'indagine che richiama in vita i «fantasmi» dei paesi dell'ex Urss (in fiera, almeno dieci gli stand che hanno puntato su quel mondo così vicino e così lontano).
Sono centosettantadue in tutto le gallerie che partecipano alla kermesse 2014, con un aumento del 27% rispetto alla precedente edizione, numeri lievitati di artisti - mille e cento - e di opere da valutare - mille e cinquecento. Trenta, infine, le case editrici e le librerie che pedinano le ultime tendenze delle arti visive. Naturalmente, la città in quei quattro giorni di assalto non starà a guardare. Il calendario di iniziative è fittissimo. Per non perderci nella rete di Art City (consultabile online per la sua programmazione, sabato aperture no stop fino a mezzanotte) né in altri itinerari che si intrecciano, tiriamo fuori dal cappello alcune «tappe» necessarie: al Mambo, per vedere una serie di lavori dell'inglese Rachel Whiteread ambientati negli spazi del museo Morandi e anche Tacita Dean; al Rifugio antiaereo dell'Autorimessa Pincio dove Romeo Castellucci proporrà l'installazione Persona; nel centro storico, per sbirciare fra le mostre delle gallerie. Infine, all'autostazione. Qui si può fare una sosta più lunga per gustarsi quella specie di contro-fiera, vero laboratorio di ricerca, che è Set Up, kermesse indipendente che si svolgerà fino a domenica 26 gennaio. Giunta felicemente alla sua seconda edizione, promette uno zoom sul tema della riqualificazione: sociale, urbana, collettiva, morale. Si sono moltiplicati inoltre i premi per i giovani talenti da assegnare durante la fiera, mentre per lo Special Project verranno esposte tre opere di grande formato di Ryan Mendoza.

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