CULTURA

A Firenze, le «Visioni d'artista»

RASSEGNE
DI GENOVA ARIANNA,

Un viaggio di sensazioni ed emozioni che finisce con il corpo violato della sua protagonista, Pippa Barca, artista nipote di Piero Manzoni che ha trovato la morte in Turchia, i rifiuti tossici del dopo Chernobyl che tornano in forma di radiazioni nascoste, le connessioni inedite fra ricerca astronomica e origini del cinema. E, ancora, le gigantografie degli abitanti delle città del mondo esposte sui tetti di Rio de Janeiro, sul muro israelo-palestinese, tra le finestre delle case parigine, oppure le guerre narrate con occhi «speciali», quelli della fotografa Letizia Battaglia e il cileno Alfredo Jaar (che rappresenta il suo paese alla Biennale di Venezia). Sono solo alcune delle «visioni di artista» che verranno proiettate a Firenze, dal 13 al 17 novembre, nel consueto appuntamento con il festival «Lo schermo dell'arte». A cura di Silvia Lucchesi, giunta alla sua sesta edizione, la rassegna quest'anno si arricchisce di un premio under 35 che si è trasformato in una occasione internazionale e vede attivarsi diversi luoghi: dal cinema Odeon alla CCC Strozzina fino al Museo Marino Marini e Villa Romana.
Oltre ai documentari e ai ritratti sulle maggiori personalità (il giapponese Hiroshi Sugimoto sarà presente in carne ed ossa, per l'anteprima del film su di lui Memories of Origin, così come il vincitore del Turner Prize Simon Sterling e l'artista albanese Adrian Paci (al momento al Pac di Milano con una personale) sono gli artisti stessi a trovarsi spesso dietro la macchina da presa. È il caso delle inglesi Jane e Loiuse Wilson, che hanno scelto di puntare l'obiettivo sul tema scottante del nucleare con Toxic Camera, o anche di Sterling che in Black Drop avvicina la galassia e i suoi misteri agli esordi della settimana arte, alla magia delle immagini in movimento. E se nella sezione «Sguardi» incontreremo Olafur Eliasson (giovedì 14 novembre ore 23.10); Sophie Calle, Sol Le Witt, in «Focus on» si potrà approfondire la conoscenza di un autore lituano come Deimantas Narkevicius (ospite del Festival). Di questo scultore e regista (che contemporaneamente è in mostra al museo Marini di Firenze) vengono proposti cinque film: The Role of a Lifetime (2003) Once in the XX Century (2004), Revisiting Solaris(2007), The Dud Effect (2008). Domenica, chiusura con il suo Restricted Sensation (2011).

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