LAVORO

Crocetta e le pale Cittadini «beffati» come con il Muos

L'EOLICO A PETROSINO
COLELLA DAVIDE,

Quarantotto pale eoliche, alte più di 150 metri, conficcate nel mare fra Marsala e Mazara del Vallo. È l'affare da mezzo miliardo di euro che da qualche mese minaccia le coste di Petrosino, comune di ottomila abitanti della provincia di Trapani, la cui economia è sostenuta da turismo, enogastronomia e agricoltura.
Da mesi la popolazione e l'amministrazione comunale si oppongono alla realizzazione di un parco eolico off-shore, progettato dalle aziende Tozzi Renewable Energy, Tre s.p.a. e Bbc Power srl, che rispetto alla realtà del territorio presenta una lunga serie di punti oscuri e incongruenze.
Basti pensare che nella relazione di impatto ambientale fornita dal consorzio si ignora l'esistenza stessa della cittadina: Petrosino, infatti, nel documento non viene mai nominata e, in esso, ci si limita ad assicurare che gli aerogeneratori non danneggeranno l'ecosistema marino, l'attività ittica e il paesaggio di Mazara del Vallo.
Ieri proprio presso la Capitaneria di Porto mazarese si è svolta l'ultima riunione della Conferenza dei Servizi per la concessione demaniale marittima per la realizzazione dell'impianto. Un incontro necessario per raccogliere le opinioni degli enti interessati alla sua realizzazione, prima dell'invio della documentazione completa al Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti, a cui spetta la decisione finale.
Nelle scorse settimane, sul fronte del no, al fianco dei cittadini di Petrosino, si sono già schierati la Capitaneria di Porto, il Cnr, l'Assessorato regionale alla Pesca, l' Azienda sanitaria provinciale e la Provincia di Trapani, che hanno espresso il loro parere negativo sulla realizzazione dell'opera. Poco chiara, invece, è apparsa fin dall'inizio la posizione della Regione.
Preoccupato per l'assenza al tavolo dei tecnici regionali, nei giorni scorsi il sindaco di Petrosino, Gaspare Giacalone, aveva scritto una lettera aperta a Rosario Crocetta, invitando il governatore a inviare un parere ufficiale conforme alle dichiarazioni rilasciate alla stampa, in cui aveva sostenuto le ragioni del no alla costruzione di nuovi parchi eolici sull'isola.
Ieri, i funzionari della regione hanno deciso di presentarsi alla Conferenza senza esprimere alcun parere: per i tecnici dell'assessorato al Territorio e Ambiente il mare non ricade nelle proprie competenze, mentre la Sovrintendenza ai Beni Culturali si è sfilata dalla discussione ritenendo incompleta la documentazione presentata.
Per il sindaco di Petrosino, Giacalone, è gravissimo il silenzio da parte degli enti regionali: «Si è deciso di palleggiarsi il problema per evitare di esporsi e schierarsi contro le grandi industrie». A questo punto la decisione dovrà essere assunta dal ministero delle Infrastrutture e Trasporti. I cittadini non si danno per vinti e promettono battaglia a difesa di uno degli ultimi angoli incontaminati del nostro paese.

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