Segnali purtroppo sempre contrastanti arrivano dalla cosiddetta Società Civile nei confronti dei diritti glbt. È di due giorni fa la notizia che Vladimir Putin ha tirato, una volta di più con forza becera, le redini della democrazia. Di omosessualità, d'ora in poi, in Russia non si potrà neppure parlare. Pena, multe pari a duemila euro. Dichiararsi omosessuale (od essere 'scoperto' tale) comporta la galera.
Sul fronte positivo sono fresche le decisioni americane sul matrimonio e il Gay Pride di Palermo. Ma, al di là dei passi avanti o indietro dei governi, esiste il discorso della serenità quotidiana, minacciata dal razzismo e dall'idiozia. E questa serenità riguarda anche il tempo di una vacanza. Una delle voci che la fanno piacevole è trovare un albergo accogliente, con personale gentile e clienti pronti a ricambiare il tuo saluto. Quindi, parlando del mondo glbt, un albergo Gay Friendly. Com'è, su questo versante, il quadro italiano? Siamo andati a esplorare internet dopo aver captato un discorso per strada che suonava più o meno così «Lo scorso anno, in albergo, c'erano i clienti normali e due o tre coppie di froci. Mi sono lamentato con il direttore. E lui mi ha risposto che quello era un albergo gheffrendi». Repertorio di improperi a seguire.
Cosa salta fuori in rete se digiti «Elenco degli alberghi Gay Friendly in Italia»? Ad esempio il sito ufficiale turismotoscana.it, con un canale Toscana Gay Friendly. L'introduzione recita «La Toscana apre questo canale dedicato al turismo lgbt ed è la prima Regione in Italia a compiere questa scelta... Firenze, Pisa e molte altre città e paesi toscani... hanno fatto passi avanti verso il riconoscimento alla pari dignità delle coppie gay e lesbiche. Oltre a Firenze, scoprirete la vita gay di Torre del Lago e della Versilia, zone che da più di dieci anni hanno affinato la loro offerta ricettiva con particolare attenzione alle esigenze dei turisti gay italiani e stranieri». Un addetto ai lavori puntualizza «Gli hotel Gay Friendly si impegnano ad offrire alla clientela lo stesso livello di accoglienza e la stessa qualità del servizio normalmente offerta alla clientela tradizionale, verificano che i propri dipendenti siano ospitali con tutti e non abbiano comportamenti lesivi della dignità dei propri ospiti a causa del loro orientamento sessuale». Il sito hotelgayfriendly.it classifica in HGF1, 2 e 3 le strutture: con correttezza e senza discriminazioni, mete abituali della clientela glbt, clientela glbt in prevalenza. Initalia.it è fatto di elenchi, con descrizioni e voti.
Dalla sezione specifica, però, il numero degli alberghi, siano essi a Roma, Napoli, Milano, Torino, ammonta sempre a una quindicina. E il sospetto di un lavoro superficiale si affaccia. E allora, amici glbt, chiediamo a voi delucidazioni, racconti di esperienze, indirizzi internet utili. Insomma: al di là delle buone intenzioni, esistono alberghi dove un gesto d'affetto omosessuale non provochi occhiate etero che, per quanto si sforzino di avere sguardi democratici, denunciano imbarazzo?