VISIONI

Registro, lavagna e un martini cocktail

SanaMente
DEL SETTE LUCIANO,

Prima di uscire, la prof di matematica ripassa la lezione: due terzi di martini dry, un terzo di gin, una scorza di limone. E giù un martini cocktail alle 7.45. Il prof di lettere, invece, è solito trangugiare, alle 8, sotto la cattedra, un bicchierino di assenzio in omaggio agli scrittori maledetti. Il prof di educazione fisica si limita a una sobria birretta in palestra. Ma ecco che un giorno, all'improvviso, arrivano i controlli. Le forze dell'ordine, armate di palloncino in cui soffiare varcano di buonissimo mattino la soglia dell'istituto scolastico. Qualora i tre prof sottoposti all'alcolometro, tasso etilico pari a zero contro lo 0,5 dei controlli fatti a chi guida, risultassero positivi, si procede a un prelievo di sangue. Nell'attesa degli esiti, l'insegnante deve tornarsene a casa, accompagnato/a da qualcuno, con il divieto di fare rientro a scuola per quella giornata. Poi si vedrà e nel caso si sanzionerà.
Chi pensi al soggetto di una serie televisiva dal titolo «Incredibile ma vero» mutuato dalla Settimana Enigmistica, ha ragione solo in parte. Poiché non si tratta di fiction, bensì dell'applicazione dell'Intesa della Conferenza Permanente Stato-Regioni, 16 marzo 2006 e successive modifiche «... in materia di individuazione delle attività lavorative che comportano un elevato rischio di infortuni sul lavoro ovvero per la sicurezza, l'incolumità o la salute dei terzi, ai fini del divieto di assunzione e di somministrazione di bevande alcoliche e superalcoliche». A nessuna regione era venuto in mente di applicarla al personale docente, che pure rientra tra le attività lavorative per le quali l'Intesa prevede i controlli. Ci ha pensato la Giunta del Piemonte, Delibera del 22 ottobre 2012. Le hanno fatto eco il preside dell'Itcg Fermi di Tivoli e l'assessore all'educazione del Comune di Firenze, Rosa Maria Di Giorgi. Nel bagno di una scuola fiorentina era stata trovata un'insegnante colta da malore dopo aver assunto droga, e la signora Di Giorgi ha rispolverato il provvedimento «I test per alcol e droga sono previsti per gli autisti e per chi guida navi o aerei. Non vedo perché la stessa cosa non valga per chi ha a che fare con i bambini, come insegnanti e educatori».
In Piemonte, il pretore Raffaele Guariniello si era già attivato, sanzionando nei mesi scorsi alcuni dirigenti scolastici per la mancata applicazione della prima fase, vale a dire divulgazione al corpo insegnante della Delibera e comunicazione di ciò agli organi competenti al fine di avviare i controlli. Due considerazioni. Se sei solito sciacquarti i denti al mattino, qualsiasi colluttorio contiene alcol. Se assumi medicine omeopatiche, contengono alcol. Se prendi uno sciroppo, questi sciroppi contengono alcol. E dunque il palloncino segnerà in ogni caso un tasso superiore allo 0,0. Seconda considerazione. Le spese per la divulgazione della Delibera, per i test obbligatori, per gli esami del sangue e quant'altro ne dovesse conseguire, sono a carico dei già tanto disastrati istituti scolastici. Gli eventuali ricorsi li pagheranno i docenti, di tasca propria. Vai avanti tu, ché a me vien da ridere. Se non ci fosse da piangere.
ldelsette@yahoo.it


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