EUROPA

Vincono gli euroscettici e Cameron trema

GRAN BRETAGNA - All'Ukip il 26% dei voti
ACCONCIA GIUSEPPE,

Il Partito per l'Indipendenza del Regno unito (Ukip) ha ottenuto un successo senza precedenti alle elezioni amministrative di giovedì. Gli inglesi hanno votato in 35 consigli locali di cui 27 non metropolitane. L'Ukip è un partito «euroscettico» di matrice populista, che ha come obiettivo precipuo di far uscire il Regno unito dall'Unione europea. Secondo i primi dati provvisori, avrebbe ottenuto il 26% dei voti, presentandosi come il quarto blocco britannico dopo conservatori, laburisti e liberal-democratici. È la prima volta che si forma un quarto «polo» di questa consistenza dalla seconda guerra mondiale nel Regno unito. Cameron ha dichiarato che: tutti i principali partiti in Gran Bretagna hanno «una lezione da imparare» dai risultati delle elezioni locali.
Secondo le proiezioni, rese note dalla Bbc, i conservatori avrebbero perso 9 consigli rispetto alla tornata amministrativa precedente, i progressisti ne avrebbero guadagnati sette, i liberal-democratici ne avrebbero ceduti 11. L'Ukip avrebbe addirittura ottenuto 18 consigli locali. Austin Mitchell, politico laburista, ha commentato caustico: «I liberal-democratici sono l'unico partito di protesta che genera protesta contro sé stesso». L'Ukip ha preso il controllo delle roccaforti del Lincolnshire e del Gloucestershire, sottraendoli ai Tories.
I conservatori hanno mantenuto il controllo di Dorset e Somerset. Ottimi i risultati degli indipendentisti nell'Essex e nell'Hampshire. Qui è stato eletto Philip Fawkes, discendente di Guy, il rivoluzionario inglese che nel Seicento tentò di far saltare in aria Westminster e simbolo del gruppo di hacker Anonymous. «È un cambiamento epocale» nella politica britannica, ha detto il leader Ukip, Nigel Farage, definendo quella di giovedì «una serata eccezionale, abbiamo dato uno scossone al sistema». Farage, il cui partito non è rappresentato a Westminster ma solo al parlamento europeo, guarda già alle elezioni politiche del 2015. «Che entrino i clown», ha concluso provocatoriamente Farage prendendosi una rivincita sui Tories che, durante la campagna per le amministrative, avevano bollato l'Ukip come un movimento di «pagliacci». Il deputato Tory, Grant Shapps ha ammesso: «ci hanno mandato un messaggio chiaro, sta a noi ascoltarlo». Tom Watson, coordinatore elettorale laburista, ha sottolineato invece il successo del partito progressista: «le regioni di Hastings, Harlow, Stevenage e Cannock stanno tornando ai laburisti a grande maggioranza».
Giovedì si è votato anche per le suppletive in South Shields, nel nord dell'Inghilterra, indette per il seggio lasciato vacante dalle dimissioni dell'ex ministro degli Esteri laburista, David Miliband, fratello maggiore dell'attuale leader Ed. David è ora alla guida di un'opera caritatevole negli Stati uniti. Il risultato delle urne ha confermato il seggio laburista, ma anche in questo caso l'Ukip ha conseguito un notevole successo registrando il 24% di preferenze e assestandosi così ad un inedito secondo posto, altra bruciante sconfitta per i Tories: in questo caso sono il terzo partito.
I risultati ottenuti dal partito di Farage sono destinati a far aumentare le pressioni da parte dell'Ukip su Cameron che nei mesi scorsi, nel tentativo di recuperare il sostegno di potenziali elettori euroscettici, aveva annunciato l'intenzione di negoziare un nuovo accordo con la Ue e di convocare nel 2017 un referendum per decidere sulla futura permanenza della Gran Bretagna nell'Unione. Non solo, sottolinea la necessità di un'alternativa politica ai maggiori partiti che attraversa tutti i principali Paesi europei a cui la Gran Bretagna sembrava immune.

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