INTERNAZIONALE

Addio Thatcher, tra party e tributi

ACCONCIA GIUSEPPE,

Nessun rintocco del Big Bang ieri si è udito a Londra. Lentamente il corteo funebre in memoria di Margaret Thatcher, la prima donna a guidare la Gran Bretagna, ha percorso Whitehall, dove sorgono i palazzi governativi, passando davanti a Downing Street per poi raggiungere Saint Clement Danes. Il feretro è stato scortato da militari delle forze armate, anche se non si è trattato di un funerale di Stato, ma una cerimonia del genere non si vedeva dal funerale del 2002 per la regina madre.
La veglia funebre è durata per l'intera notte di martedì nel palazzo di Westminster. Ad accogliere per le strade la bara decine di persone che applaudivano. Ma anche alcuni manifestanti. A Ludgate Circus, centinaia di persone hanno voltato le spalle al feretro in segno di protesta. Gridavano: «È uno spreco di soldi». «Privatizziamo i funerali», aveva chiesto il cineasta dissidente Ken Loach. E così questa gente alla notizia dei dieci milioni di sterline spesi per la cerimonia sono scesi in piazza con cartelli che dicevano: «Sono qui per ricordare la gente uccisa a causa sua da povertà e disuguaglianze». Janet, casalinga venuta dalla provincia, ha aggiunto: «L'individualismo che Thatcher rappresenta ha rovinato il paese». Ma il primo ministro, David Cameron, per azzittire ogni polemica ha assicurato che la cerimonia è stata «giusta e appropriata». «In un certo senso ora siamo tutti thatcheriani», ha aggiunto Cameron, che ha definito Thatcher, «la modernizzatrice dei Tories».
Le misure di sicurezza sono state imponenti. Vari elicotteri sorvolavano Westminster e Saint Paul. Oltre 4mila poliziotti, 700 militari di esercito, marina e aviazione, sono stati dispiegati e Scotland Yard aveva minacciato di arrestare persone «sospette» che avrebbero potuto disturbare la processione. Per l'ultimo saluto al controverso ex premier britannico nella cattedrale di Saint Paul erano presenti oltre due mila ospiti da 170 Paesi. Il primo ministro in carica, come dalle volontà della defunta, ha letto due sermoni. Le navate della cattedrale erano gremite. Accanto a David Cameron, l'ex premier conservatore John Major, più in la Tony Blair, e undici premier da tutto il mondo tra cui Mario Monti, l'ex segretario di Stato Usa Henry Kissinger, il ministro degli Esteri tedesco Guido Westerwelle. Le marce funebri di Beethoven, Mendelssohn e Chopin erano scandite dalla banda della Marina reale, gli ufficiali indossavano fasce nere, con ogni drappello colorato tenuto in basso in segno di rispetto. Un colpo di pistola si è sentito a intervalli di un minuto dalla Torre di Londra insieme ad un rintocco smorzato dalla cattedrale di Saint Paul. Gli otto portantini erano guidati da unità della marina e dell'aereonautica militare, insieme a veterani della guerra nelle Falkland/Malvinas.
I nipoti di Thatcher, Michael e Amanda, hanno guidato il corteo all'ingresso della cattedrale. Poco dopo è giunta la regina Elisabetta che ha partecipato per la prima volta ad un funerale di un primo ministro dopo la commemorazione di Churchill nel 1965. La bara è stata accolta dall'arcivescovo di Canterbury Justin Welby. Mentre il decano di Saint Paul David Ison ha tessuto le lodi di una donna che ha dimostrato «coraggio e determinazione». Ison, spesso vicino ai manifestanti di Occupy che per mesi si sono accampati nella piazza della cattedrale, aveva anche chiesto ai contestatori di non protestare. Ma aveva ammesso: «C'è una comprensibile rabbia in risposta alle politiche governative degli anni ottanta che sono ancora non risolte in alcune comunità e dobbiamo essere aperti su questo».
Se a Londra ci sono state solo sparute manifestazioni. Ben più eclatanti sono state le contestazioni fuori dalla capitale. Soprattutto nelle zone che ospitano miniere nel nord dell'Inghilterra, molti operai hanno sfruttato il funerale per festeggiare. Proprio per la chiusura delle miniere il premier Thatcher aveva innescato uno scontro diretto con i sindacati britannici. Foto di Thatcher sono state bruciate in molte località. Particolarmente folkloristica è stata la protesta nel villaggio di Goldthorpe, nel sud Yorkshire. Una bara è stata data alle fiamme mentre una folla in festa beveva alcolici e danzava.
La salma della dama di ferro sarà cremata, mentre le sue ceneri saranno sepolte nel giardino della casa di riposo per i soldati di Sua Maestà a Chelsea, secondo le sue volontà, prima di una cerimonia privata nell'obitorio di Mortlake nel sud ovest di Londra. Così si spengono i riflettori su uno dei politici più controversi del secolo scorso, arrivata in politica per riscattarsi dalle sue umili origini aveva fatto della lotta per favorire i diritti dei più agiati la strada per accrescere il benessere in Gran Bretagna. Ma austerità e isolazionismo sembrano le sue principali eredità per un paese profondamente cambiato.

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