VISIONI

Konono, ovvero la triplice incarnazione del suono

Musica/VOCI E PERCUSSIONI DAL CONGO
LORRAI MARCELLO,VENEZIA

È un fenomeno di evoluzione di una specie musicale, che per riuscire a sopravvivere si adatta ad un nuovo habitat. Protagonista la musica tradizionale dei bazombo, originari di un'area dell'Angola al confine col Congo, ma già prima della colonizzazione belga presenti nella regione dell'attuale Kinshasa e dediti all'agricoltura e all'allevamento. Proveniente da un contesto rurale e inurbata nella giungla metropolitana appunto di Kinshasa, per non soccombere al caos della capitale della Repubblica Democratica del Congo, decenni fa la musica tradizionale dei bazombo ha sviluppato un temibile impatto sonoro: il likembe, quieto, dolce strumento a lamelle metalliche diffuso anche con altri nomi (mbira, kalimba, sanza, ecc.) in diverse parti dell'Africa, si è elettrificato e si è dotato, con rudimentali o vecchi altoparlanti, di un sistema di amplificazione.
Risultato: Konono, che con la sua musica satura, anfetaminica, la sua sagra di suoni distorti e sporchi, ha un bel seguito a Kinshasa, dove vanta numerosi tentativi di imitazione. E un nutrito pubblico di giovani, che al Teatro Fondamenta Nuove non si sono fatti pregare a ballare, dimostra che Konono regge benissimo anche un ambiente lagunare. Quella di Konono è una storia ormai assai lunga, ormai a sua volta una tradizione: ce n'era una traccia - una registrazione degli anni settanta - già in un cd della rigorosa etichetta etnomusicologica francese Ocora dedicato un quarto di secolo fa alla musica urbana del Congo-Zaire. Ma è nel nuovo millenniono è diventato un fenomeno di culto a livello internazionale, grazie all'etichetta belga Crammed. In un incontro condotto da Serena Facci che, in collaborazione con l'Istituto Interculturale di Studi Musicali Comparati della Fondazione Cini, ha preceduto l'esibizione di Konono N.1, Augustin Mawangu, figlio dell'iniziatore del gruppo, ha spiegato che di Konono oggi a Kinshasa esistono tre incarnazioni, che si distribuiscono il lavoro in maniera coordinata e che fanno tutte capo allo stesso gruppo familiare. Konono suona spesso ai funerali, ma è sembrato di capire che non ha a che vedere con questo che il significato del nome Konono, come ha raccontato Augustin, sia quello di un cadavere che giace stecchito: Konono è assai richiesto anche per animare cerimonie più allegre come battesimi e matrimoni. Con una strumentazione home-made, Konono è il laboratorio di un mondo sonoro affascinante quanto complesso.
Nell'incontro Vincent Kenis, produttore della Crammed, ha spiegato come il suono di Konono sia la stratificazione di tre piani di distorsione: a livello dell'elettrificazione dello strumento, dell'amplificazione e degli altoparlanti; inoltre, non essendo il likembe basato sulla scala temperata, si verificano fenomeni di battimento fra note vicine che producono suoni di combinazione.
Kenis ha anche srotolato un filo tra una inclinazione africana alla distorsione del suono e l'approccio di pionieri come il bluesman Elmore James e Hendrix. Ma se l'aspetto eclatante di Konono è il likembe elettrificato, con le sue evoluzioni ipnotiche e spesso ossessivamente e goduriosamente reiterative, la musica, è di grande presa anche quando il likembe solista tace. Voci e percussioni: alla faccia dell'omologazione, in molta Africa di oggi la musica si sta reimmergendo nella sua identità più profonda.

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