CULTURA

Cittadini e librai in corteo per salvare il piacere della lettura

LUOGHI - Una petizione e quarantamila firme per non far cambiare destinazione d'uso alla libreria Edison di Firenze
BERNACCHI CRISTIANO,

Questo pomeriggio a Firenze, da piazza della Repubblica fino a Palazzo Vecchio, marcerà il plotone del dissenso composto da cittadini e librai della libreria Edison, chiusa a fine novembre 2012. Con loro porteranno le quarantamila firme della petizione a tutela del mantenimento del vincolo di destinazione d'uso sull'immobile di piazza della Repubblica che consegneranno al Consiglio comunale. Dietro alla chiusura della libreria Edison ci sono altre ragione che nulla hanno a che fare con suoi utili, bensì riguardano il rinnovo del contratto di affitto del fondo da parte della società che lo detiene.
Ironia della sorte ha voluto che l'affittuario fosse la società Effe.com, partecipata del gruppo Feltrinelli, pilastro dell'editoria e della distribuzione nazionale. Considerando che ad oggi il gruppo conta già due punti vendita in città (via Cavour e via de' Cerretani) e uno in fase di apertura nella galleria della stazione di Santa Maria Novella, si avvia verso un monopolio che attualmente combatte solo il gruppo Ibs.
La battaglia si sta adesso consumando sul vincolo d'uso dell'immobile che prevede almeno il 70% della sua superficie adibita ad attività culturali. Su questo vincolo di sfruttamento si è anche infranta la speranza della Apple che aveva già messo gli occhi sull'edificio, sia per gli spazi che per la posizione, per aprirvi un Apple store. Il freno a questa proposta è arrivato anche dal vice sindaco Dario Nardella, tra i firmatari della petizione, che ha spiegato come il comune di Firenze vigilerà sul mantenimento del vincolo d'uso sull'immobile.
Edison non era un semplice spazio dove poter acquistare libri, ma un posto dove la cultura era sì venduta, ma anche e soprattutto respirata. Innumerevoli sono state le comitive di studenti che qui trovavano ristoro. Un luogo dove perdersi e ritrovarsi allo stesso tempo facendosi guidare dai propri interessi e dalle proprie passioni che hanno accompagnato per quasi vent'anni la curiosità di lettori che qui avevano conosciuto un luogo ideale dove trascorrere il proprio tempo.
Tra le iniziative messe in campo dai librai della Edison, tutte massicciamente partecipate anche dai cittadini di Firenze e non solo, c'è stata anche una lettera indirizzata a Carlo Feltrinelli nel dicembre scorso. Nella culla del Rinascimento, un altro tassello del tessuto culturale vivente cittadino rischia di sgretolarsi sotto la macchina del profitto.

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