Nonostante gli innegabili distinguo, Monti assomiglia sempre di più a politici consumati. Di più: a un Berlusconi. Ma che tecnica: prima non si tiene nel dire che sta pensando a una patrimoniale, poi si fa smentire quasi subito da una nota scritta di palazzo Chigi, invece di andare in tv a negare tutto come avrebbe fatto il Cavaliere. Per non prendere buchi, riportiamo i virgolettati, a futura memoria. Versione presidente del consiglio che smania in una sede per lui naturale, un forum organizzato dal Financial Times. «Il governo sta studiando una patrimoniale 'generalizzata', ci sono passi che stiamo verificando e non dovrà incentivare la fuga dei capitali». Versione presidenza del consiglio: «Mario Monti non ha affatto annunciato un intervento di tassazione sui patrimoni». Lascia lì però il sospetto, perché si legge che a una patrimoniale lui non è «pregiudizialmente contrario». Peccato, perché una simile tassazione nel paese dell'evasore totale ci starebbe proprio. C'eravamo stropicciati gli occhi sognando di sentir parlare un po' Obama e un po' anche quel socialista di Hollande - i ricchi devono pagare di più - e in un batter di ciglia ci siamo ritrovati Monti bis che smentisce Monti. Il problema oggi? I presidenti americano e francese sono stati eletti, lui no.