VISIONI

A Roccella jazz fest accadono cose turche

MUSICA
DIANA GIANLUCA,ROCCELLA IONICA

«Sarebbe importante che gli enti pubblici possano essere più celeri nei pagamenti. Attendiamo fondi dal 2010 che ci spettano di diritto ed ancora debbono arrivarci. Questa cosa come potete ben comprendere ci mette in forte difficoltà. A tal proposito vorrei cogliere l'occasione per ringraziare tutti gli artisti che si fidano di noi, suonando oggi e sapendo che saranno pagati successivamente». Chiarissime le parole di Paolo Damiani, direttore artistico del Roccella Jazz Festival «Rumori Mediterranei», che ben testimoniano le difficoltà organizzative cui anche la storica rassegna calabrese dedicata alle molteplici forme del jazz si è trovata per questo 2012 ad affrontare. La trentaduesima edizione che ha preso il via lo scorso 18 agosto e si conclude sabato 25, porta il titolo programmatico di «Cose Turke», un omaggio ai suoni della tradizione e del jazz di provenienza turca, rappresentati da ben quattro ensemble.
Non solo suoni dalle terre di mezzo: come di consueto folta la rappresentanza di artisti italiani e stranieri. Ottimo il live curato dal percussionista ed uomo-orchestra Michele Rabbia, autore di una riuscita e coinvolgente esibizione presso l'evocativa cornice dell'Ex-Convento dei Minimi di Roccella Jonica. La quale ha ospitato presso il Porto della Grazie anche la bella voce soul dell'afroamericana Kandace Lindsey e il set grintoso e compatto dell'Imperial Quartet. La formazione dei giovani francesi capitanati dal sassofonista Gerald Chevillon ha impressionato per freschezza compositiva ed attitudine improvvisativa. Ennesima dimostrazione di quanto sia vibrante la scena d'oltralpe. Di rilievo anche le esibizioni pianistiche del trio di Gonzalo Rucalcaba in apertura di Festival presso il Castello di Reggio Calabria, ed il quartetto di Tord Gustavsen. Lo scandinavo, che recentemente ha pubblicato il disco The Well per la Ecm, ha catturato l'attenzione presso la suggestiva area archeologica di Locri del pubblico accorso. Un pianismo morbido ed avvolgente, mai scontato né tanto meno derivativo. La parte finale della rassegna si è poi concentrata come ogni anno presso il Teatro al Castello di Roccella Ionica. Un trittico eccellente di trombettisti, ognuno con le proprie formazioni, ha dato una ulteriore sferzata stilistica a questa trentaduesima edizione. Tom Harrell con il suo storico quintetto, Jon Hassell con un progetto originale dedicato alla figura di Gil Evans, ed il norvegese Nils Petter Molvaer accompagnato dai sodali Aarset e Bang, navigati protagonisti provenienti dalla storica label Jazzland. Gran finale sabato con il collettivo Orquestra Todos, quindici musicisti provenienti da ogni parte del mondo diretti da Mario Tronco, che concluderà assieme alla formazione del turco Ilhan Ersahin con le sue Instanbul Sessions.

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