POLITICA

Crocetta non piace Il Pd verso il bis del caso Palermo

REGIONALI SICILIANE
ZOPPI MAURIZIO,PALERMO

«Non vogliamo Crocetta come candidato alla presidenza della Regione». Questa la frase lapidaria che alcuni deputati regionali siciliani affidano ai cronisti, senza ancora esporsi pubblicamente. A poco più di due mesi dalle probabile data delle elezioni anticipate - dovute alle dimissioni del presidente Lombardo, indagato per mafia - cominciano a delinearsi gli schieramenti. E c'è da dire che malgrado i maldipancia l'ex sindaco di Gela Rosario Crocetta, che ha sostenuto il governo Lombardo con la linea «aperturista» del Pd, quasi certamente sarà il candidato ufficiale alla presidenza della Regione siciliana per il suo partito. Ma anche per l'Udc. Così detta l'accordo nazionale tra Pier Luigi Bersani e Pierferdinando Casini.
«Abbiamo incontrato Rosario Crocetta che ci ha illustrato le sue opinioni sul futuro della Sicilia» dice il coordinatore regionale dell'Udc, Giampiero D'Alia. «La possibilità di stringere un patto civico nell'interesse della Sicilia - aggiunge - ci sembra concreta e siamo convinti che anche il Pd sarà d'accordo con noi». Una candidatura e una coalizione che non piacciono ad alcuni uomini del Partito democratico, primo fra tutti il segretario regionale Giuseppe Lupo, che cercano in tutti i modi di ricompattare il centrosinistra, senza però buoni risultati. Ieri, infatti, un incontro che si è svolto in un albergo di Palermo tra Lupo e il segretario regionale dell'Idv Fabio Giambrone, non ha fatto registrare alcun passo in avanti. L'Italia dei Valori continua a ritenere di non poter sancire alleanze col Pd, nel caso in cui quest'ultimo scelga ufficialmente di appoggiare il candidato Rosario Crocetta, e comunque pone un veto all'alleanza con l'Udc. Anche il sindaco di Palermo, Leoluca Orlando, sbatte la porta in faccia alla coalizione con i centristi, e avrebbe cominciato a immaginare di poter contrapporre a Crocetta l'europarlamentare del movimento Un'altra Storia, Rita Borsellino. Sempre lei, la candidata sconfitta alle fallimentari primarie per la guida di Palermo, quelle che poi Orlando ha disconosciuto. Adesso, anche se l'ipotesi Borsellino è ufficialmente smentita da Giambrone, è possibile che la storia del Pd alle elezioni comunali possa ripetersi. Nel voto decisivo il partito si divise ancora, e mentre una parte appoggiava il vincitore delle primarie Fabrizio Ferrandelli, un'altra in sordina votava per l'attuale sindaco Orlando.
Che sia o no in pista, Rita Borsellino spiega in una nota che «il centrosinistra deve ritrovare al più presto l'unità e il dialogo con quel popolo che da più di dieci anni chiede con forza un'alternativa alle fallimentari esperienze dei governi Cuffaro e Lombardo. Le divisioni e i personalismi sono uno schiaffo alle gravissime difficoltà in cui versano la Sicilia e i siciliani, oltre a rappresentare il miglior modo per riconsegnare l'isola alle forze che l'hanno portata a queste drammatiche condizioni». Anche se in questa nota non lo dice apertamente, la Borsellino sembra lasciarlo intendere: la 'botta' sarebbe indirizzata proprio a Rosario Crocetta e ai suoi sostenitori, anche illustri.
Mentre il dibattito si infiamma per la candidatura di Crocetta, Claudio Fava - anche lui candidato alla presidenza della regione con il partito di Vendola - fa un appello a tutti i tesserati del Pd che sono delusi delle scelte del partito. «Credo che molti dirigenti, amministratori ed elettori siciliani del Pd vivano in queste ore con grande disagio l'accordo elettorale con l'Udc e l'imposizione di un candidato da parte del partito di Casini. A quei dirigenti, a quegli amministratori e a quegli elettori mi rivolgo per costruire insieme un percorso che affranchi finalmente la politica siciliana dall'esperienza recente e infelice dei governi Cuffaro e Lombardo».
Nel centrodestra invece i giochi sembrano fatti perché Silvio Berlusconi ha intenzione di tenere fede alla promessa fatta a Gianfranco Micciché con la speranza che i rivoli in cui si era perso il fiume di voti del centrodestra siciliano possano confluire su di lui.

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