Sembrava si fosse fatto balzo in avanti quanto a solidarietà tra regioni tedesche ricche e povere, e tra le regioni e lo stato federale. Domenica scorsa, a conclusione della trattativa sull'approvazione al Bundesrat del patto fiscale europeo, che anticiperà per i Länder obblighi di disciplina di bilancio, era stata annunciata l'introduzione di Deutschland-Bonds a partire dal 2013: «Obbligazioni emesse in comune da Bund e Länder», recitava il comunicato della cancelleria.
L'opposizione socialdemocratica ne aveva parlato come di un modello simile agli eurobonds, anche se limitato alla sola Germania, di condivisione delle garanzie per ridurre i costi di finanziamento per i Länder più indebitati. Sul manifesto del 26 giugno, abbiamo titolato: «Quel che la cancelliera nega ai Piigs, lo concede alle regioni». Abbiamo peccato d'ottimismo. Presto è venuta una doccia fredda dal ministero federale delle finanze. Le «emissioni comuni», spiegano i portavoce di Wolfgang Schäuble, non significano affatto una «condivisione delle garanzie». Ogni Land e il Bund, a differenza di quanto potrebbe avvenire coi diabolici eurobonds, «resterà responsabile per la sua parte del debito».
E allora dov'è la novità? In un'operazione di marketing, che i tedeschi chiamano Huckepackverfahren, letteralmente «portare a cavalluccio». Il Bund, quando si accollerà un'emissione, si prenderà sulle spalle anche un pacchettino per conto dei Länder, come un padre che porta a cavalluccio il suo bimbetto. I Länder risparmierebbero in commissioni bancarie, i titoli potrebbero venire offerti a una più vasta platea di acquirenti, e questi sarebbero già dei vantaggi.
Ma «i mercati» abboccheranno all'amo del logo Bund, che su quei titoli in qualche modo comparirà, fino a cancellare lo spread tra i rendimenti delle obbligazioni regionali e federali? Non lo faranno, se non ci sarà qualche sostanziale garanzia. Il braccio di ferro sulle regole di emissione ci accompagnerà di qui al 2013.
Il governo Merkel sa che i Deutschland-Bonds, se fatti sul serio, contraddirrebbero tutta l'ideologia del «ciascuno pensi ai debiti suoi». Se l'indebitata città di Berlino potesse ottenere credito alle stesse condizioni della ricca Baviera, perché mai dovrebbe sforzarsi di ridurre il suo deficit? Se la regola non valesse più per tutti, anche in Germania, si creerebbe un «rischioso» precedente.