EUROPA

Quel che la cancelliera nega ai Piigs, concede alle regioni

Germanbonds
AMBROSINO GUIDO,BERLINO

Quel che Angela Merkel nega ai malmessi Piigs del Sudeuropa (Portogallo, Italia, Irlanda, Grecia e Spagna), gli agognati o vituperati eurobonds, verrà concesso dal 2013 anche alle più pezzenti tra le regioni tedesche: obbligazioni emesse in comune dai Länder (gli stati-regione) e dal Bund (lo stato federale) e garantite in solido. Con questi Deutschland-Bonds si ridurranno per tutti i Länder, anche i più solidi, gli interessi che ora devono pagare sui loro debiti.
I Deutschland-Bond fanno parte di un cospicuo pacchetto di contropartite concordato domenica alla cancelleria: in cambio il 29 giugno anche il Bundesrat, la camera dei Länder, approverà con maggioranza di due terzi il patto europeo sul pareggio di bilancio (Fiskalpakt) e il contributo tedesco al meccanismo di stabilità Esm. Il governo Merkel si impegna a pagare eventuali multe europee se le regioni sforeranno i loro tetti di deficit. Promette 500 milioni di euro una tantum per costruire nuovi asili per l'infanzia, più 75 milioni ogni anno per le spese correnti di funzionamento. Si dice disponibile a assumersi una quota dei costi per le pensioni sociali (ora a carico dei comuni), per i programmi di assistenza ai disabili ora a carico dei Länder. Il ministro presidente della Sassonia-Anhalt, Reiner Haselhoff (Cdu), stima a 4 miliardi di euro l'anno i trasferimenti aggiuntivi dalle casse del ministro federale delle finanze Wolfgang Schäuble a quelle di Länder e comuni.
Come mai questo soprassalto di generosità? Il punto è che il Fiskalpakt europeo comporta obblighi aggiuntivi di rigore per i Länder tedeschi rispetto a quelli che la Germania si era autonomamente imposta nel 2009 con l'introduzione di una norma frenadebiti nella sua costituzione. Secondo le regole nazionali, lo stato federale avrebbe dovuto limitare il deficit allo 0,35% del Pil a partire dal 2016, mentre i Länder avrebbero avuto tempo fino al 2020 per portare in pareggio assoluto i loro bilanci, anche se dal 2016 avrebbero dovuto rispettare tetti progressivi di riduzione del deficit.
Invece, nel quadro del Fiskalpakt europeo, lo stato federale intende anticipare al 2014 il traguardo del pareggio per il suo bilancio. E sia allo stato federale che alle regioni saranno imposti sin dal 2014 - con una nuova legge di bilancio in via di elaborazione - scalini obbligatori di riduzione annuale dei deficit. Inoltre il Fiskalpakt costringe a considerare anche i debiti dei comuni, che in Germania sono garantiti dalle regioni, e quindi pesano in ultima istanza sui loro bilanci.
La stranezza dell'intesa di domenica è che gli impegni di cui sopra, Deutschland-Bonds compresi, dovranno diventare operativi con la nuova legislatura che comincerà nel 2013. Resta da vedere se alla cancelleria ci sarà ancora Merkel a saldare i conti con le regioni.

Supporta il manifesto e l'informazione indipendente

Il manifesto, nato come rivista nel 1969, è sinonimo di testata libera, indipendente e tagliente.
Logo archivio storico del manifesto
L'archivio storico del manifesto è un progetto del manifesto pubblicato gratis su Internet e aperto a tutti.
Vai al manifesto.it