LAVORO

Roma città chiusa all'Altra Economia

INSOSTENIBILE - La giunta estromette biologico, rinnovabili e finanza etica dall'ex Mattatoio
DEL SETTE LUCIANO,

La testa è sul ceppo. La mannaia calerà stamattina alle 9. La testa è quella della Città dell'Altra Economia, che dal 2007 ha la sua collocazione all'interno dell'ex Mattatoio di Testaccio. La mannaia è quella del Comune di Roma, impugnata dall'assessore per i Lavori Pubblici e le periferie Fabrizio Ghera, fedelissimo del sindaco Alemanno e uomo di destra che più di destra non si può. Al termine di un confronto durato quasi tre anni, nel corso del quale, dal Campidoglio, sono arrivati soltanto silenzi e false promesse, la Città si vedrà presentare stamattina lo sfratto esecutivo. Con un giorno di anticipo sui tempi previsti, tanto per ribadire quanto ferrea sia la volontà di Ghera contro qualsiasi cosa e qualsiasi iniziativa in odore di sinistra. Finisce così la storia di una realtà unica in Italia e forse in Europa, che lavorava, costruiva, proponeva, diffondeva concretamente i principi e i frutti di un'economia sostenibile, attenta all'ambiente e alle persone, al presente e soprattutto al futuro.
Vale la pena riassumere dall'inizio la vicenda, perché nessuno dimentichi e tutti continuino ad adoperarsi per far sì che il cammino della Cae continui. La Città nasce nel 2007 grazie a un bando della giunta Veltroni, che concede gli spazi dell'ex Mattatoio agli operatori, ai lavoratori e ai volontari (circa una trentina) di un Incubatore Sociale dove confluisce un'Associazione Temporanea di Imprese non profit sotto forma di Consorzio. Aprono il negozio bio e quello dei prodotti nati dal riciclo, il ristorante e il bar, gli spazi per i bambini. In calendario ci sono feste, mercatini, corsi; incontri e giornate dedicati alle energie rinnovabili, al turismo responsabile, all'agricoltura biologica, alla finanza etica, al commercio equo e solidale. Il bando prevede un periodo di avviamento di tre anni, al termine dei quali, se i risultati saranno positivi, il Consorzio gestirà la Città per altri sei.
Nel 2008, Veltroni si dà alla politica nazionale, e arriva Alemanno. A settembre 2009, un anno prima della scadenza del bando, i responsabili decidono di avviare contatti con il Comune per capire quale sarà il futuro della Cae. Alemanno si era mostrato disponibile, venendo in visita e dichiarando la propria favorevole impressione. Ma Ghera e soci lavorano in senso opposto. Ogni tentativo di comunicazione cade nel vuoto più assoluto. Si affacciano di lì a breve, l'ipotesi e la minaccia di un nuovo bando, cui il Consorzio non potrebbe partecipare poiché ha esaurito la sua esperienza di Incubatore Sociale. Intanto vengono tagliati tutti i contributi alla manutenzione ordinaria e ai servizi di segreteria. A luglio 2010, Ghera fissa un incontro per annunciare l'intenzione di chiudere la Città e di aprire ad attività che riguardano l'agricoltura biologica e le energie rinnovabili. Quando il bando viene pubblicato, il 14 aprile 2011, si scopre che possono parteciparvi attività come «Allevamento di animali da pelliccia, confezione di articoli in pelliccia, fabbricazione di macchine e apparecchi per l'industria delle pelli, del cuoio e delle calzature». E anche chi opera nel «Trattamento dei combustibili nucleari (escluso l'arricchimento di uranio e torio)» e nella «Fabbricazione di armi e munizioni». Il Consorzio denuncia queste clamorose incongruenze, l'elenco viene corretto adducendo semplici errori di "copia e incolla", esce un secondo bando. Il gioco è fatto, la Cae sfrattata.
Riccardo Troisi, presidente del Consorzio, ha chiamato a raccolta, alle nove di questa mattina, il mondo solidale romano, la stampa, i cittadini, a sostegno della Città; per dar vita a un Comitato di sostegno e aprire un confronto sul futuro di una realtà spazzata via dall'arroganza della giunta di destra. Fino al primo aprile, si svolgerà una Tre Giorni di mobilitazione, con incontri, festa, presentazioni di libri e di nuovi spazi web di informazione indipendente, spettacoli per bambini, mercati del bio e del baratto, videoproiezioni, arte, design. Informazioni aggiornate su http://cittadellaltraeconomia.wordpress.com. L'evento si potrà seguire anche su www.facebook.com/events/385750871443420/

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