POLITICA

L'Europa apprezza la legge che non c'è

PRESSING DI BRUXELLES
BARTOCCI MATTEO,BRUXELLES

La commissione scalpita contro l'articolo 18. «Lo slancio della riforma del mercato del lavoro del governo italiano deve essere mantenuto anche in parlamento, che è responsabile della sua rapida adozione», avverte il commissario europeo al Lavoro, Laszlo Andor.
L'Italia è il laboratorio più grande della tecnocrazia europea, e finora, senza le proteste degli altri paesi mediterranei come Spagna, Grecia e Portogallo, ha obbedito senza fiatare alla politica dettata dalla Bce nella famosa lettera di agosto. «È importante - dice Cristina Arigho, la portavoce di Andor - che l'obiettivo ed il grado di ambizione del testo finale della riforma restino commisurati alle sfide del mercato del lavoro italiano». La riforma del mercato del lavoro, ribadisce la portavoce di Andor, «dovrebbe essere un tassello fondamentale nell'agenda delle riforme». La Arigho critica il nostro sistema «duale»: garanzie «generose» per i lavoratori a tempo indeterminato e «sistema frammentato di sussidi di disoccupazione». Una nota ufficiale dell'intera commissione invita poi «le autorità italiane» e i sindacati «a lavorare insieme in modo costruttivo per raggiungere i migliori risultati possibili». Infine, va da sé, «la Commissione si riserva «un'analisi attenta» delle misure approvate dalle camere.
Sono raccomandazioni forse comprensibili. Ma che certamente stridono con la realtà istituzionale e lo scontro politico italiano. Agli atti, infatti, non c'è ancora nemmeno un testo vero e proprio firmato dal governo. I ministri Severino e Fornero, per esempio, si vedranno domani per curare un dettaglio non marginale come la "corsia preferenziale" nei tribunali per le cause di lavoro. E il pressing sul parlamento italiano a proposito di un testo che ancora non c'è e un iter nemmeno iniziato alle camere dà la misura del timore, più che dell'autorevolezza, di istituzioni europee non elette da nessuno e che a nessuno rispondono delle proprie posizioni.

Supporta il manifesto e l'informazione indipendente

Il manifesto, nato come rivista nel 1969, è sinonimo di testata libera, indipendente e tagliente.
Logo archivio storico del manifesto
L'archivio storico del manifesto è un progetto del manifesto pubblicato gratis su Internet e aperto a tutti.
Vai al manifesto.it