VISIONI

La musica indipendente sotto il cielo di «Fred»

PREMI - Torino, dall'11 al 19 febbraio fra ritmi e percorsi enogastronomici
DEL SETTE LUCIANO,

A quel tempo i giradischi erano valigette da portare alle feste in casa di amici. Il piatto su cui atterrava il vinile, girava a quattro velocità: sedici e settantotto, all'alba degli anni '60, erano ormai avviate alla dismissione; trentatré voleva dire velocità da ellepi, roba da ricchi.
I quarantacinque erano i giri democratici, grosso buco al centro, lato A e lato B, l'inevitabile amico/amica tappezzeria che si consolava cambiando musica per chi, con l'altro sesso, godeva di invidiate fortune. Prima dei lenti a luci smorzate, la festa carburava sull'onda dei ritmi americani, swing compreso. Fra tutti gi interpreti del genere, italiani e no, il più amato e ascoltato dalla gioventù si chiamava Fred Buscaglione. Il re del whisky facile, il seduttore impenitente che tremava davanti al fucile di Teresa, il playboy che al chiar di luna portava fortuna, aveva salutato il mondo della canzone schiantandosi il 3 febbraio del 1960 con la sua Ford Thunderbird rosa. E subito era diventato mito, che i decenni a seguire mai avrebbero davvero incrinato.
Soprattutto nella Torino dove era nato, Fred continuava a rappresentare il simbolo non soltanto musicale di un cambiamento d'epoca, di una trasformazione urbana e sociale, che presto avrebbero mischiato e non poco le carte. Figlio della provincia biellese e di una famiglia modesta, Buscaglione era entrato undicenne al Conservatorio, per abbandonarlo tre anni dopo. La barba sulle guance era ancora rada quando aveva iniziato la sua carriera artistica, che raggiunse l'apice con i brani scritti insieme al paroliere e amico Leo Chiosso.
Fred si esibiva nei rari night club dell'epoca, avvolti da un'aura di peccato, dove raccontava notti inondate di superalcolici e sigarette, e attraversate da pupe mozzafiato. Ma, nella vita, amava molto sedersi ai tavoli delle piole (le osterie) per bere vino alla buona e mangiare piemontese; abitava a Vanchiglia, il quartiere soprannominato «borgo del fumo» per via delle stufe alimentate a carbone; portava a Torino il sogno trasgressivo dell'America con ironica esagerazione, senza mai dimenticare le sue radici. A riprova di quanto Fred sia indimenticabile, dall'11 al 19 febbraio, nella capitale sabauda, si svolgerà la seconda edizione di «Sotto il cielo di Fred»: un premio a lui dedicato e destinato ai musicisti indipendenti, un circuito enogastronomico che comprende ventotto piole e bocciofile, concerti itineranti, incontri e discussioni. Forte del successo della prima edizione, nata per ricordare i cinquant'anni dalla scomparsa dell'artista, l'Associazione culturale F.E.A. ideatrice e organizzatrice della rassegna, ha ampliato iniziative e serate. Pur se così giovane, il Premio è divenuto subito un punto di riferimento per la musica Indie torinese e italiana. Centinaia di solisti e gruppi, nel corso del 2011, hanno messo sul sito Sotto il cielo di Fred un loro brano, votato dal pubblico degli internauti fino a selezionare i dieci finalisti. F.E.A. garantisce che solo un voto era possibile, e dunque nessuno spazio per trucchi alla San Remo. Il 16 e il 17 febbraio, sul palco del Teatro Vittoria, si svolgeranno le semifinali; il 18, al Lapsus, esibizione del poker di talenti rimasti in gara.
Porta l'invitante titolo Notte Rosso Barbera l'evento di apertura, il giorno 11, dalle 20 in poi: nel circuito delle piole che offrono il Menu Buscaglione a 15 euro (specialità del territorio da piccoli produttori) e Il Piatto di Fred, si esibiranno una ventina e più di artisti. Il menu e il Piatto saranno proposti fino al 19. Il giorno di San Valentino, alle Officine Corsare, esibizione dal vivo di chi ha suonato durante la Notte, e assegnazione del Premio. Ospiti di rango durante la settimana: Maria Antonietta, con il primo album in italiano, che porta il suo nome; i Sick Tamburo con brani dal loro A.I.U.T.O. (Altamente Irritanti Umane Tecniche Ossessive); gli Ex-Otago in concerto con il repertorio dei Figli dell'hamburger Tour. Temi degli incontri: Il KM0 non basta, salviamo il paesaggio; Aria da piola, Voglio scoprir Porta Palazzo, Chi nutre gli artisti? Informazioni, approfondimenti, circuito delle piole, su sottoilcielodifred.it, info@sottoilcielodifred.it

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