Ormai possiamo paragonare la saga di Resident Evil a quella di Star Wars. Non nel senso che cinematograficamente parlando, i titoli dedicati alla prima possano paragonarsi artisticamente alla seconda. Del resto nessuno dei titoli videoludici dedicati alla seconda può essere messo allo stesso livello di quelli della prima. Più che ad un confronto diretto delle singole manifestazioni mediali si sta qui proponendo di confrontare i due fenomeni in quanto tali, in grado immediatamente, anche col solo nome, di richiamare anche ai non adepti al culto immagini significative proprio perché entrambi non più solo più o meno riuscite (artisticamente e economicamente) «opere», ma veri archetipi dell'immaginario contemporaneo. E attorno a entrambi questi archetipi continuano ad accumularsi materiali di varia natura e provenienza mediale. Alcuni «ufficiali» (come i videogiochi per Star Wars e i film per Resident Evil) altri realizzati autonomamente come omaggio dai fan ma a volte più straordinari dei primi (di recente mi è capitato di ritrovare la straordinaria «total conversion» dell'originale Star Wars in ASCII art realizzata da Simon Jansen nel 1997 ora è disponibile sul web all'indirizzo: http://www.asciimation.co.nz/).
E, come Star Wars, è riuscito a dare vita ad un'intera galassia mediale di prodotti ivi compresi film (di cui è in lavorazione il quinto, Retribution) e romanzi. Esattamente come per Star Wars (e forse per qualsiasi altra opera che abbia emanazioni trans-mediali), le opere migliori dedicate a Resident Evil sviluppate in altri media sono quelle che più tradiscono l'opera di partenza proprio per rimanerle maggiormente fedeli. Un esempio paradigmatico è costituito dalla serie dei sette romanzi, tutti scritti da Stephani Danielle Perry (figlia d'arte dello scrittore di fantascienza Steve Perry) di cui i primi sei già pubblicati tra il 2001 e il 2002 in un'apposita sotto-serie di Urania ed ora tutti ri/proposti (ritradotti) in edizione da libreria da Multiplayer.it. Di questi i migliori sono proprio quelli che non si limitano a romanzare uno o l'altro degli episodi videoludici, ma quelli che narrano storie originali ideate dalla Perry per riempire i buchi nella continuity della saga o dove comunque la Perry si affranca dal modello narrativo videoludico. Il problema della trasposizione è dato dalla peculiarità narrativa del videogioco in generale e di Resident Evil in particolare. La vicenda che si sposta alternandosi su vari protagonisti senza privilegiarne uno solo, la scansione in episodi cadenzati dall'apparizione di boss (spesso lo stesso mostro di volta in volta più potente), la necessità di fornire nemici da combattere ed enigmi da risolvere ai giocatori dando precedenza a questo aspetto sulla coerenza narrativa, la necessità di contenere i personaggi in determinati spazi e percorsi, impedendo perciò che possano aprire porte anche quando sarebbe logicamente possibile (quale semplice porta può impedire il passaggio ad un personaggio armato di bazooka?) sono tutti elementi accettabili in un videogioco ma che perdono buona parte del loro appeal se calati in un medium non interattivo, come appunto un romanzo. Se già i due romanzi originali ideati dalla Perry per coprire i buchi nella continuity della vicenda - Caliban Cove e Underworld (nell'edizione Urania L'orrore sotterraneo) - mostrano un progressivo affrancarsi dai moduli narrativi tipici del videogioco, dove raggiunge i migliori risultati è negli ultimi titoli. Ad esempio in Nemesis il personaggio più terrorizzante non è il mostro omonimo del libro ma al contrario il mercenario Nicholai che agisce esclusivamente per il proprio tornaconto ammazzando con sommo piacere chiunque gli sbarri la strada, mostri o esseri umani. Nicholai riprende e sviluppa tratti già sperimentati nel precedente Underworld con lo scienziato «pazzo» Jay Reston, disposto a mandare a morire gli uomini alle sue dipendenze anche solo per coprire agli occhi dei vertici della sua società, la Umbrella, le sue inefficienze.
I sette romanzi della Perry sono The Umbrella Conspiracy (nell'edizione Urania: Tyrant il distruttore), Caliban Cove, City of the Dead (nell'edizione Urania: La città dei morti), Underworld, Nemesis, Code Veronica (nell'edizione Urania: Codice Veronica) e Zero Hour. La ripubblicazione italiana a cura di Multiplayer.it è tutta di quest'anno e gli ultimi due volumi sono previsti entrambi in uscita entro la fine di novembre.