ECONOMIA

Frattini Wer?

PATERNO FRANCESCO,

«Noi pensiamo che una situazione globale non si risolve con assi bilaterali». Il ministro degli Esteri Frattini se l'è presa in questi termini con Merkel e Sarkozy, che domenica si sono visti per discutere di Unione europea e poi lasciarsi con le loro divisioni. In assenza di Berlusconi, in dacia a festeggiare il compleanno di Putin, il ministro ha tuonato contro il solito, temuto asse carolingio Germania-Francia. «Non siamo riusciti a comprendere quale sia stato il succo di questo incontro», insiste Frattini, «non c'era un'agenda dichiarata e non sappiamo neppure se c'era un'agenda sostanziale. Sarebbe molto meglio rilanciare il metodo realmente comunitario, che fa sedere tutti i 27 attorno al tavolo del Consiglio, senza perdere tutto questo tempo che rischia di fare fallire la Grecia».
Come per il collega Scajola, tante cose sono accadute all'insaputa di Frattini, per cui sarà bene elencarne alcune: 1) il ministro parla a nome di un presidente del consiglio che all'estero viene ormai ricevuto solo a Mosca, e per una festa privata. Domenica, il Financial Times ha scritto che il governo tedesco stava per richiamare l'ambasciatore italiano a Berlino per gli offensivi giudizi di Berlusconi su Merkel. Off in Italia, ma on nel resto del mondo. 2) La Germania, tramite la Bce guidata ancora da un francese, sta gentilmente comprando da mesi bond italiani. Una valanga di soldi a perdere, visto l'andamento dello spread. 3) Per la guerra in Libia, il presidente Obama ha dimenticato di ringraziare solo l'Italia. E' un asse anche questo? Probabile che non sappia nemmeno chi sia Carlo V. 4) Una domanda a Frattini chi? (Wer?, a Berlino): lo sa quanto pesa l'economia carolingia sul Pil europeo?

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