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Fitto, viaggiatore normale

Posta e risposta
FITTO RAFFAELE, GUBBINI CINZIA,

Il ministro ci scrive
Egregio Direttore,
ho letto il resoconto che il suo giornale ha inteso effettuare sulla vacanza della mia famiglia a Bolzano per precisarLe quanto segue.
Premetto che la ricostruzione che le offrirò deluderà le Sue aspettative, dal momento che non ho mai inteso utilizzare la mia carica istituzionale per ricevere attenzioni particolari, né ho mai fatto ricorso a peculiari ragioni di sicurezza, dal momento che di regola preferisco, se possibile, sottrarmi a misure che a tal fine altri predispongono. Ciò premesso, ho prenotato, a mie spese, quattro posti letto per la tratta ferroviaria Lecce-Bolzano del 2 agosto 2011. L'agenzia viaggi «Croce Del Sud Viaggi» di Maglie, presso la quale da anni mi servo, mi ha segnalato la impossibilità di conoscere anticipatamente la distribuzione dei quattro posti letto anche se, alla luce della loro esperienza professionale, appariva quasi scontato che un medesimo gruppo familiare sarebbe stato collocato in cabine comunicanti,o quantomeno adiacenti.
La mia segreteria particolare ha solo inviato a Trenitalia una e-mail, non in Suo possesso, ma che comunque allego, contenente una garbata richiesta tesa ad ottenere una cabina unica, o due cabine comunicanti in ragione dell'età dei miei piccoli; nella stessa e-mail, si è avuta l'accortezza di precisare che la soluzione desiderata non avrebbe dovuto in nessun modo creare disagio agli altri passeggeri.
Ovviamente scopro solo adesso le iniziative che successivamente Trenitalia ha assunto e le e-mail riservate che gli uffici hanno diramato a loro interno. So però per certo che quando sono salito sul treno ho scoperto che mi erano state assegnate due cabine, tra l'altro non comunicanti.
Io e mia moglie abbiamo quindi deciso di utilizzare una sola cabina dove abbiamo viaggiato tutti e quattro, nonostante ne avessimo pagate solo due. Per quanto poi riguarda il ritorno, avendo deciso di anticipare di un giorno la nostra partenza da Bolzano, per sopravvenuti impegni di famiglia, la stessa agenzia viaggi «Croce del Sud» ha provveduto alla emissione di quattro biglietti aerei per la tratta Venezia-Brindisi presso la compagnia Ryanair (il tutto, desidero stupirLa un'altra volta, a mie spese personali). Questa è la verità, comprovata dai giustificativi di spesa che l' Agenzia di «Viaggi Croce del Sud» di Maglie potrà mettere a Sua disposizione.
Distinti saluti.
Dott. Raffaele Fitto

La rettifica di Trenitalia
In relazione all'articolo pubblicato lo scorso 24 agosto, e dedicato al viaggio in treno di un ministro, sono necessarie alcune precisazioni.
Il ministro ha prenotato e pagato il viaggio autonomamente. Non è stata approntata alcuna modifica speciale alla composizione del treno. La sua vettura era infatti quella regolarmente prevista; l'altra, di cui si fa cenno nell'articolo, viaggiava "fuori servizio" per un normale invio tecnico, insieme ad una seconda vettura. Erano entrambe chiuse e non prenotabili. E' accaduto anche il giorno prima e tre volte, nei sei giorni successivi al viaggio del ministro. I biglietti sono stati acquistati molti giorni prima che lo sciopero degli addetti alla manutenzione delle vetture letto riducesse la possibilità di impiego di quest'ultime ed esaurisse, di fatto, la disponibilità di biglietti. Il ministro aveva inoltre chiesto, se possibile, di modificare la prenotazione per avere due compartimenti adiacenti e comunicanti. Ha conservato i posti già acquistati. Anche in questa circostanza, quindi, nessuna eccezione "ad personam". Il viaggio non ha infine comportato, per l'azienda, alcun costo aggiuntivo. Insomma, anche se l'esibizione di mail aziendali a corredo dell'articolo vorrebbe suggerire il contrario, Trenitalia non ha accordato al ministro alcun trattamento di favore. E' prassi aziendale che, ogniqualvolta Trenitalia venga a conoscenza della presenza, sui propri treni, di alte autorità dello Stato, attivi le proprie strutture per assicurare massima attenzione, in particolare sotto il profilo della security. Non ha fatto eccezione neppure il viaggio del ministro Fitto. Ancora una volta, però, il vostro giornale ha utilizzato in modo scorretto e strumentale alcune informazioni e documenti, per offrire un'immagine negativa, e assolutamente falsa, di Trenitalia. Questa ricerca ad ogni costo del sensazionalismo, facendo ricorso anche ad una rappresentazione falsa della realtà, impone all'azienda di attivarsi, nelle sedi idonee, a tutela della propria immagine.
Federico Fabretti - Direttore Centrale Media di Ferrovie dello Stato Italiane

Tutta la nostra solidarietà, ministro: è vero, viaggiare in treno vuol dire spesso andare incontro a disagi, piccoli o grandi. Ma gli altri cittadini non possono mobilitare un'azienda pubblica per viaggiare secondo le proprie esigenze. Cito dalla mail che ci ha inviato, in cui la sua collaboratrice scrive: « Il ministro ha parlato con la moglie la quale sarebbe molto grata se si riuscissero a trovare le cabine comunicanti, o cabina unica». Poco importa se il favore le sia stato accordato. Di certo ci hanno provato in tutti i modi.
Per quanto riguarda Trenitalia, la solerzia che si legge nelle mail di alcuni dirigenti si commenta da sola. Per completezza di informazione specifichiamo che le carrozze vuote in composizione sulla tratta Lecce/Bolzano il giorno precedente e i giorni successivi erano carrozze «normali». Solo il 7 agosto ha viaggiato una carrozza letto Excelsior. Un caso, sicuramente. (ci.gu)

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