CULTURA & VISIONI

Ore 22, lezione di sesso in tv Molte polemiche

GRAN BRETAGNA
PERETTI LUCA,

Probabilmente a Channel Four quando hanno deciso di intitolare un programma The joy of teen sex qualche reazione se la aspettavano. E ovviamente non sono mancate, anzi, sono addirittura preventive. Infatti il programma che esplorerà le gioie del sesso durante l'adolescenza ancora non è andato in onda, lo si vedrà solo da mercoledì 19 gennaio. La serie è prodotta da Betty, una compagnia indipendente inglese, per Channel 4, e sono bastate le prime indiscrezioni sui contenuti del format per far saltare sulla sedia i «benpensanti». Vivienne Pattison, direttore del Mediawach UK, sembra la più agguerrita e ha gridato alla «pornografia e oscenità».
Strana reazione, anche perché l'Inghilterra è un paese all'avanguardia e in tv l'educazione sessuale non è una novità da almeno trent'anni, e le recenti invettive del pontefice erano dirette neanche troppo velatamente proprio al sistema educativo inglese. Eppure la trasmissione non prevede certo visioni pruriginose o riti orgiastici; ci saranno invece sessuologi, psicologi, social worker che daranno consigli e supporto, sia agli adolescenti che ai loro genitori. Per la rete la questione è piuttosto semplice: «Il sesso è parte della vita dei teenager. Il nuovo programma offre una sincera esplorazione dell'amore e del sesso dei giovani di oggi. Nessun argomento è off-limit». Pattison invece sembra particolarmente spaventata anche dalle possibile ricerche su web: «Sono preoccupata per il titolo. Se si inseriscono le parole teen sex in un motore di ricerca, si può immaginare che risultati si trovano. Ecco chi sarà attratto dal programma. È soft porn. L'obiettivo è quello di eccitare il pubblico». Contraddizione di fondo, Pattison ammette «la pressione esistente sui giovani riguardo al sesso», ma sostiene che «programmi come questo non fanno che aumentarla».
Eppure istituti di ricerca evidenziano l'aumento di gravidanze precoci, rapporti non protetti e du malattie sessualmente trasmesse e la risposta non può essere non parlarne, bensì spiegare e prevenire problemi, anche in tv, e soprattutto in prime time (andrà in onda alle 22). Esempi pratici quelli proposti dai curatori dello show: la prima puntata racconta di Rachel, diciassettenne che rifiuta di prendere la pillola e resta incinta, di una ragazza lesbica che vuole imparare nuovi trucchi per soddisfare le ragazze, di un ventenne che fa la drag queen ma ha paura di perdere la verginità: la sex coach Joanna gli spiega allora come abituarsi all'idea del sesso anale. Insomma, sulla carta, il programma non rifiuta l'idea che agli adolescenti piaccia il sesso - del resto, bisogna vivere su Marte per non accorgersi che i teenager lo fanno - ma anzi si cerca di fare in modo che lo facciano consapevolmente, conoscendo tutti i rischi e i problemi.

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