LA PAGINA 3

Come uscire dalla dittatura del Prodotto lordo

Sbilanciamoci. INFO
VILLA ANNA,

Sono passati vent'anni dalla prima edizione dell'Indice di Sviluppo Umano e otto dal primo rapporto Quars, anni in cui il paradigma della crescita è stato messo fortemente in discussione. Una diretta conseguenza della crisi del modello di sviluppo basato sulla crescita economica è stato l'insorgere di nuove questioni su parametri, modelli e indicatori per misurare il benessere, che ha dato vita negli anni a un dibattito molto vivace e a molti studi e ricerche, e si è assistito a un proliferare di indicatori alternativi al Prodotto Interno Lordo, sia nella forma di indicatori sintetici che in quella di vere estensioni del Pil. Il filo rosso che lega questi indicatori è quello di offrire una misura quantitativa che tenga in considerazione gli aspetti sociali, ambientali e distributivi che rappresentano l'essenza del concetto della qualità dello sviluppo. (...) In questo contesto si inserisce il lavoro della campagna Sbilanciamoci! e la decisione di realizzare il Quars, un indicatore di benessere sostenibile. (...) Nella classifica del Quars si distinguono nelle prime posizioni le regioni del Centro e del Nord, mentre nella parte bassa seguono le regioni del Centro e del Mezzogiorno. Anche quest'anno la soglia dei valori positivi del Quars è al livello dell'undicesima posizione occupata dalla Liguria. Al di sotto di questa posizione si susseguono le regioni che ottengono risultati inferiori alla media. Questa soglia, ancora una volta, torna a marcare l'evidente divario tra le regioni settentrionali e quelle meridionali. Tuttavia si riscontra un ri-posizionamento delle regioni centrali: se Lazio e Abruzzo continuano nel loro ruolo di cuscinetto fra le due Italie, è evidente che l'Umbria ha compiuto un notevole progresso verso la qualità del benessere, avvicinandosi alle prime posizioni della classifica e attestandosi su un livello pari a quello di Marche e Veneto.
(...) Come già ribadito, il Quars è un indicatore finalizzato a mettere in evidenza l'insufficienza del livello di reddito come unica misura del benessere. Per Sbilanciamoci! la qualità dello sviluppo va oltre e considera altri indicatori: la ridistribuzione del reddito, la sostenibilità ambientale, i diritti del lavoro, la dimensione delle pari opportunità, i diritti di cittadinanza, la partecipazione... Mettendo a confronto il Quars con il Pil pro capite a livello regionale si evidenzia una differenza di performance particolarmente evidente per alcuni territori, in particolare Lazio e Lombardia registrano un calo rispettivamente di ben 8 posizioni e 6 posizioni, mentre guadagnano svariate posizioni in senso positivo le regioni del Centro, Umbria, Toscana e Marche, con una risalita rispettivamente di 6, 5 e 4 posizioni.
Alla luce di queste considerazioni, dunque, diventa importante sapere come la ricchezza economica viene utilizzata e indirizzata, quali politiche vengono sostenute dalla spesa pubblica e quale peso ed efficacia hanno una serie di interventi e di scelte che di per sé non possono essere misurate in termini puramente economici. Uscire dalla dittatura del Pil non è facile, eppure Sbilanciamoci! in questi anni ha elaborato uno strumento utile alla società civile, in quanto strumento di pressione politica, e ai policy maker, in quanto strumento di indirizzo e monitoraggio delle politiche. Ed è proprio sulle politiche che si giocherà la partita. Sapranno promuovere uno sviluppo capace di futuro?
*l'articolo completo e la classifica del benessere delle regioni su www.sbilanciamoci.info

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