Colori accesi, gialli e rossi, inseguimenti in macchina, grida strozzate e p38. Tutto questo si affaccia dalle oltre 100 locandine dei film polizieschi all'italiana degli anni 70 in mostra al Museo di Roma in Trastevere. Il cinema di piombo , inaugurato con la rassegna Trastevere noir, rimarrà aperto fino al 5 Settembre. Il «polizziottesco», questo il nomignolo dispregiativo che gli venne affibbiato dalla critica, ha saputo farsi apprezzare e oggi può vantare estimatori in tutto il mondo, tra cui Tarantino, che se ne dichiara debitore. Un cinema violento, d'azione, che trasferisce nei contesti urbani delle città gli inseguimenti, gli scontri e i doppigiochi tipici dello spaghetti western, genere da cui provenivano vari registi. Il basso costo delle produzioni, il ripetersi di situazioni e di tipologie di personaggi, lo sconfinare in generi quali l'horror, lo splatter o la commedia erotica ha prodotto spesso film seriali. Ma è di quella serialità che si nutrono oggi gli appassionati del genere. Passando di locandina in locandina, si susseguono titoli più o meno noti, Il solista del mitra », Città violenta , Milano calibro9 , Squadra volante , le scene che ritornano ritraggono sparatorie, macchine che attraversano città segnate dal degrado, poliziotti baffuti e femme fatale con gli occhi bistrati di nero. Si passa da Milano a Roma a Napoli, i centri dove anche nella realtà la polizia sparava, e non solo la polizia. Quel cinema è stato un modo per esorcizzare gli anni «di piombo», anni difficili da digerire e da raccontare. Tra i personaggi più famosi c'è Thomas Milian, il bandito di periferia dall'animo buono carico di una sbruffonaggine tutta romanesca, grazie a doppiaggio di Ferruccio Amendola. Per il regista Bruno Corbucci si trasformò nel maresciallo Nico Giraldi, poliziotto romano che agisce al limite della legalità e con un occhio di riguardo per i delinquentelli poveri. Nel manifesto di «squadra antitruffa» è Milian a fare la parte del leone con i suoi capelli mori e scomposti e lo sguardo beffardo. Altro protagonista di numerose pellicole è l'attore Mario Merli, probabilmente il paio di baffi più famoso del poliziesco all'italiana. Nel ruolo del commissario inflessibile nei confronti dell'ingiustizia e della corruzione lo si vede in Roma violenta , La polizia incrimina, la legge assolve e molti altri. P.zza S. Egidio, 1 B (aperta dal martedì alla domenica 10-20, chiusa lunedì). Ingresso 5.50 (intero) /4.50 (ridotto) euro. Informazioni: 060608