Anche nella comunità ebraica italiana c'è chi si indigna per le espulsioni dei rom dalla Francia e per le dichiarazioni del ministro Roberto Maroni. «Fa vergogna all'Europa» così scrive Donatella Di Cesare su «Moked», il portale online dell'ebraismo italiano. «Mentre i turisti vanno e vengono, tra Bali, New York e le Seychelles - si legge nell'articolo - i rom e i sinti vengono sottoposti a una espulsione poliziesca coatta spacciata come scelta volontaria». E' il segno di un pericolo regresso del concetto di cittadinanza che non si declina più in maniera egualitaria. «Nel sistema degli stati-nazione - prosegue il servizio - chi non ha Stato, chi non ha una appartenenza nazionale, perde automaticamente i diritti umani, finisce, nel mondo globalizzato, per trovarsi fuori dall'umanità». Si citano le parole di Hanna Arendt «ci siamo accorti - scrive Arendt nel 1943 - che esiste un diritto ad avere diritti. Ma questo diritto ad avere diritti non può essere garantito e non viene infatti garantito. Oggi più che mai. Il diritto si arresta di fronte allo straniero che è un non-persona». (giu.pac.)