CULTURA & VISIONI

La dance che rispetta l'ambiente

CRIPPA STEFANO,

È quanto meno limitante definire i Motel Connection come una sorta di «libera uscita» che Samuel dei Subsonica si concede nelle pause del gruppo torinese. Invece il trio, che comprende anche Pierfunk (ex bassista degli stessi Sub) e DJ Pisti, viaggia su coordinate diverse - molto personali. Se proprio si vuole fare una forzatura, i Motel rappresentano la declinazione più da club culture della casa madre. Anche H.E.R.O.I.N (Universal), terzo disco da studio uscito ai primi di marzo a cui vanno aggiunte le colonne sonore per Santa Maradona e A/R , viaggia su questa lunghezza d'onda. Una serie di pezzi che non si limitano alla riproposta in sequenza di sample elettronici, ma si rivelano vere e proprie canzoni con una chiara struttura melodica. Contribuisce, certo, la voce di Samuel che va ad addolcire i suoni aspri e matematici delle ritmiche e dei pattern, ma fondamentale per la resa complessiva del progetto è la coproduzione di Stefano «Stylophonic»Fontana. Si parte con la cassa dritta di Automatic e si prosegue con il singolo nonché video in rotazione, Uppercut (i suoni qui sono decisamente più minimal), ma poi il disco muta direzione, si sofferma su territori decisamente più vicini al mainstream hiphop di File me away o più marcatamente dance, come in Boy and girl (remix 2010). Decisa virata più ambient e lenta, nelle due lussureggianti e meditate tracce che chiudono il disco, Sun e Heal. Insieme al nuovo cd affiancato da un'intensa attività live (doppio sold out al Brancaleone a Roma, 1200 presenze a Bari e 1000 a Bologna), i Motel Connection hanno anche collaborato alla realizzazione di un videogioco, un fumetto e a un progetto del Politecnico di Torino che crea reti sistematiche per la produzione di eventi, ma lo fa riducendo al minimo le emissioni ambientali.

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