POLITICA & SOCIETÀ

Appaltopoli a Milano: arrestato un consigliere comunale

TANGENTI Pennisi, Pdl, presidente della commissione urbanistica che si occupa dell'Expo, preso per 10.000 euro
MILOSA DAVIDE,MILANO

Dopo 18 anni a Milano torna l'incubo di Mani pulite. Come allora: mazzette ripetute, continuate e intascate per agevolare pratiche edilizie. Questa l'accusa che ha portato all'arresto di Camillo Milco Pennisi, consigliere comunale del Pdl e soprattutto presidente della commissione sviluppo del territorio. Pennisi è stato bloccato ieri pomeriggio, mentre, in compagnia della propria segretaria (indagata), intascava 5.000 euro di mazzetta, seconda tranche di una tangente di 10.000 euro presa per agevolare una pratica per la costruzione di un palazzo nel quartiere universitario della Bovisa.
L'arresto di Pennisi, 47 anni di Mondovì, da 13 in consiglio comunale, laureato e con un master d'impresa organizzato da Publitalia, potrebbe essere solo l'avvio di un'inchiesta molto più vasta e che, a quanto sostengono fonti giudiziarie, potrebbe allargarsi agli appalti di Expo 2015. Torta golosissima sulla quale, nella mattinata di ieri, si è allungata l'ombra di Guido Bertolaso, il capo della protezione civile indagato nell'inchiesta sul G8 alla Maddelena. Notizia subito smentita dall'onorevole Lucio Stanca, amministratore delegato della Spa che gestirà i lavori di Expo. Ma certo resta il sospetto di un appaltopoli strisciante che dalla Sardegna arrivi fin sotto la Madonnina.
In serata Pennisi è stato interrogato dai finanzieri che poco prima erano usciti dalla sede consiliare del Pdl portandosi via anche un computer. Per lui l'accusa è quella di concussione. L'indagine è scaturita da un esposto fatto lunedì scorso dallo stesso imprenditore che ha pagato la tangente e che ai finanziari ha portato il video del primo pagamento, avvenuto in via Montenapoleone con il consigliere Pennisi che riceve i soldi nascosti dentro un pacchetto di sigarette. Ieri, invece, i 5.000 euro li ha intascati all'interno di una nota libreria del centro. In quel momento gli investigatori lo hanno fermato.
Nel decreto di fermo si legge di una ristrutturazione immobiliare bloccata da quattro anni e che Pennisi avrebbe promesso di sbloccare in cambio di denaro. All'imprenditore il consigliere fa subito notare che la cosa può andare in porto solo a seguito del pagamento di 10.000 euro. Un particolare che alimenta il sospetto, sostengono i magistrati, di un vero e proprio sistema Pennisi per la gestione delle pratiche edilizie.
E in effetti il ruolo ricoperto dal consigliere del Pdl, con la passione per il Milan e la bella vita, è proprio quello di portare in aula i permessi a costruire che hanno ricevuto parare negativo. Di più: attualmente in Consiglio comunale è in discussione il Piano di governo del territorio, ovvero il progetto che ridisegnerà l'urbanistica di Milano da qui ai prossimi decenni, visto che l'ultimo Pgt è del 1984.

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