CAPITALE & LAVORO

Sempre più Pmi chiedono fondi E vanno in Borsa

diario DELLA CRISI
TORBIDONI GIULIA,

È cresciuto il numero di piccole e medie imprese italiane che, nel 2009, si sono rivolte al Fondo di garanzia per fronteggiare la crisi. Il nuovo anno si apre con i dati del ministero per lo sviluppo economico secondo cui le domande presentate, dalle Pmi al Fondo, sono lievitate del 103%. Del 212% i finanziamenti richiesti. In tutto, dicono i dati di Scajola, lo scorso anno 24 mila aziende si sono rivolte al Fondo di garanzia del minstero che ha erogato 4,5 miliari di euro.
Le Pmi, inoltre, sono al centro di un accordo, raggiunto ieri tra Abi (l'associazione delle banche italiane) e la Borsa Italiana, per incentivare la loro quotazione sulla piazza finanziaria. Secondo le prime stime, sono circa 15 mila le imprese italiane medio-piccole che possono entrare nei mercati finanziari. Si tratta di un bacino di aziende con un fatturato tra i 10 e i 100 milioni di euro.
Se le Pmi hanno chiesto sostegno al Fondo di garanzia, ai lavoratori che subiscono le delocalizzazioni delle multinazionali vengono prospettate le cordate di imprenditori. L'imprenditore siciliano Simone Cimino ha infatti proposto ieri di riconvertire l'impianto Fiat di Termini Imerese alla produzione di auto ecologiche. A guidare la nuova fabbricazione, Cimino ha ipotizzato un gruppo di industriali siciliani con partner indiani o cinesi. Intanto, in Germania la Fiat ha incassato un rialzo. Secondo le statistiche della motorizzazione tedesca, le immatricolazioni del marchio torinese sono cresciute dell'86%. Questo perché il mercato tedesco delle auto piccole è cresciuto del doppio rispetto a quello delle monovolume, mentre le vetture di lusso hanno addirittura subito un calo di vendite pari a circa il 18%.
Dall'altra parte dell'oceano, invece, la multinazionale americana di prodotti agrochimici Monsanto ha dichiarato di avere perso 19 milioni di dollari nel primo trimestre 2009-2010, mentre nello stesso periodo del 2008 aveva guadagnato 556 milioni di dollari. Una perdita dovuta al continuo calo di vendite del diserbante, delle sementi di soia e del mais ogm: prodotti più volte accusati dalle associazioni dei consumatori di essere nocivi alla salute.
Domani, il Dipartimento del lavoro Usa pubblicherà i dati sulla disoccupazione. Intanto, le stime di un'agenzia privata dicono che lo scorso dicembre si sono persi 84 mila posti di lavoro nel settore privato.
Anche il Brasile inizia a tirare le somme del 2009: rispetto al 2008, ha reso noto l'Istituto di geografia e statistica brasiliano, la produzione industriale è calata del 9,3%.

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