POLITICA & SOCIETÀ

La Spagna soccorre le banche Usa: meno sfiducia

DIARIO DELLA CRISI
TORBIDONI GIULIA,

Della crisi, si dice, non si conoscono bene l'entità, nè quanto durerà. Alle ipotesi quotidiane sulla fine della recessione e sulla ripresa economica, si aggiunge l'allarme lanciato ieri dall'Ituc, la Confederazione internazionale dei sindacati, secondo cui «200 milioni di persone rischiano di entrare nella povertà assoluta per effettto della crisi». Il segretario generale dell'Ituc, Guy Ryder, ha partecipato all'incontro organizzato in vista del prossimo G8 e nel suo intervento ha sostenuto che «la situazione sta peggiorando nei paesi in via di sviluppo». Secondo i sindacati, «i governi devono tenere fede agli impegni sugli aiuti pubblici allo sviluppo».
Tende a vedere il bicchiere mezzo pieno il Centro studi di Confindustria (Csc). I suoi dati rilevano che a giugno 2009 la produzione industriale è cresciuta dello 0,3% rispetto a maggio, quando invece l'attività era diminuita dell'1,1% rispetto ad aprile. I livelli sono «ancora molto bassi - scrive il Csc - ma si conferma lo scenario di stabilizzazione dell'attività». Rispetto ai primi tre mesi dell'anno, Confindustria si attende, nel secondo trimestre dell'anno, una caduta della produzione industriale del 4,1%. Un dato migliore di fronte a quanto registrato nel primo trimetre 2009 (-9,8%) e negli ultimi tre mesi del 2008 (-8,4%).
Stazionario sui livelli di maggio è, invece, il livello retributivo. Se confrontate con quelle del 2008 (variazione tendenziale), le retribuzioni hanno segnato un aumento del 3%. Questo è dovuto al fatto che lo scorso anno non sono stati rinnovati dei contratti. L'Istat ha, poi, aggiunto che sono 2,4 milioni i dipendenti che attendono il rinnovo contrattuale, mentre a maggio ne sono stati rinnovati due: dei giornalisti e dei ricercatori.
Uscendo dai confini nazionali, si vede il nuovo punto occato dall'Euribor: 1,120% da 1,1450%. Si tratta della conseguenza dell'immissione, da parte della Banca centrale europea, di 442,24 miliardi di euro negli istituti. La Bce spera così che le banche d'Europa agevolino il credito, mettendo in circolo la nuova liquidità concessa e non tenendola come protezione in previsione di nuove scosse. E a proposito di banche, la Spagna ha concesso un'iniziezione di 9 miliardi di euro per riorganizzare il settore finanziario. Il fondo, inoltre, permetterà allo stato di diventare azionista degli istituti in difficoltà.
Oltre oceano gli americani iniziano a fare le formiche. Il tasso di risparmio dei cittadini statunitensi è salito, a maggio, al 6,9%, il picco più alto dal 1993. Il dato trova la sua cartina di tornasole nel fatto che, a maggio, i redditi personali sono aumentati dell'1,4%, ma i consumi solo dello 0,3%. Dall'università del Michigan arriva, poi, la notizia che la fiducia delle famiglie a fine giugno è salita a quota 70,8 punti. La conseguenza è stata una discesa del dollaro sull'euro. Una instabilità monetaria che non piace alla Cina che chiede una nuova moneta internazionale al posto del valuta Usa.

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