Per qualcuno la povertà è relativa. Tanto che ci si potrebbe considerare indigenti avendo una Jaguar in garage, e avere il coraggio di chiedere pure l'assegnazione di una delle «case popolari», oggi ribattezzate alloggi di edilizia residenziale pubblica (Erp). In realtà, non è un problema di interpretazioni, ma di evasione fiscale.
Il comando provinciale della Guardia di Finanza di Padova, lavorando da gennaio insieme alle istituzioni e agli enti locali, ha scovato 58 finti poveri che, avendo dichiarato il falso, hanno usufruito di agevolazioni sociali.
Grazie al protocollo con l'azienda territoriale edilizia residenziale (Ater), le Fiamme gialle hanno analizzato la «capacità contributiva» e i redditi degli assegnatari degli alloggi Erp. Si è scoperto che 58 degli 8 mila assegnatari delle case avrebbero dovuto nutrire le casse dello stato molto di più di quanto abbiano fatto. E invece dichiaravano al fisco redditi bassi, vivevano in case popolari pagando un affitto mensile di 100 euro, e nascondevano beni di lusso. Questo fino a quando la GdF ha alzato le saracinesche dei garage. Tre di questi Paperoni travestiti sono risultati proprietari di una Porsche Cayenne, una Porsche Carrera 911, una Volkswagen Tuareg e una Jaguar, per un valore complessivo di 300 mila euro.
La Guardia di Finanza ha poi bussato alle porte di altri tre poveri immaginari per dirgli che non lo erano abbastanza visto che possedevano una Bmw M3, una Porsche Carrera S911 e una Porsche Carrera 911. Sono tre imprenditori di Cittadella, nell'alta padovana. Un titolare di una ditta di abbigliamento oltre alla Porsche possedeva una villa in città e una casa in Sardegna. Il suo reddito annuo sarebbe di 250 mila euro e non di 2.500 come dichiarava da quattro anni. Un titolare di una ditta immobiliare oltre alla Bmw aveva anche una moto Ducati, un camper, una barca a vela, ville e appartamenti in città e montagna, ma dichiarava appena 12.750 euro. Un socio di un'azienda di legname dichiarava 7 mila euro l'anno, ma possedeva una Porsche e una moto Bmw. Gli agenti sono risaliti al suo reddito totale che sarebbe di 200 mila euro.
Fuoriserie, gonfi conti in banca e alloggi sociali: e qualcuno sostiene ancora che sono gli immigrati a «rubare il posto degli italiani» per le case popolari.