La scuola del futuro? Per i bambini di Goriano Sicoli, a 55 chilometri dall'Aquila, sarà un prefabbricato antisismico. Oltre alle cinque aule delle elementari, l'edificio avrà una classe per i piccoli della scuola materna, una cucina, una mensa e spazi in comune, per una superficie totale di 400 metri quadrati. Il progetto è finanziato dai fondi raccolti dal mondo cooperativo di Legacoop e verrà realizzato, entro il prossimo anno scolastico, dalle cooperative di costruzioni, di abitanti (Ancab) e da Coop consumatori Nordest.
L'Ancab è l'associazione nazionale che raccoglie e rappresenta circa 3 mila cooperative di abitanti in tutta Italia per un totale di oltre 400 mila soci iscritti. Il lavoro di queste cooperative riguarda i programmi di edilizia sociale. Da sole o con altri partner, promuovono sia le nuove costruzioni che il recupero di strutture già esistenti per permettere ai loro soci l'accesso a case, sia di proprietà che in locazione, con prezzi agevolati. Dal 1961 (anno in cui è nata) ad oggi, l'Ancab ha realizzato oltre 300 mila alloggi dati sia in proprietà, con prezzi inferiori fino al 30% rispetto a quelli di mercato, sia in affitto con canoni tra i 100 e i 450 euro.
Il Cooperhousing, la Fondazione per l'housing sociale dell'Ancab, ha inoltre portato alla creazione di 6 fondi immobiliari etici che realizzeranno dei progetti di edilizia nelle zone del paese in cui maggiore è il bisogno di costruzioni residenziali. Sono previsti 30 mila alloggi in 10 anni da dare in affitto con canoni variabili tra i 350 e i 700 euro.
Questo progetto, però, è legato alle opportunità previste dal «piano casa 2», ma, come dice Caffini, «manca ancora il decreto del Presidente del Consiglio». Secondo Legacoop, il piano-casa 2 «introduce sul mercato un modello di intervento innovativo, basato su strette partnership di interventi pubblici e privati che possono dare il via ad una risposta ai fabbisogni abitativi».
Stando a quanto riporta il IV rapporto Ancab-Cresme, nel 2009 il mercato della casa diminuirà del 33,4%, come nel '97. In questo scenario le leggi regionali a sostegno dell'edilizia hanno un «positivo impatto sulla filiera delle costruzioni»: se il 12% degli aventi diritto ampliasse la propria casa, si avrebbero in circolazione 61 miliardi di investimenti e oltre 800 mila lavoratori. Sì, ma i metri cubi di costruito in più sarebbero 153 milioni.